Nelle ultime due gare il confronto tra Oliver Bearman e Oscar Piastri ha prodotto un dato che non è passato inosservato nel paddock di f1. Tra Messico e Brasile, i due hanno infatti raccolto esattamente lo stesso bottino, venti punti a testa, un equilibrio statistico che fotografa due momenti della stagione profondamente diversi. Da un lato l’esplosione del talento inglese della Haas, dall’altro una fase complicata per il pilota australiano della McLaren, alle prese con un calo di rendimento inatteso dopo un avvio d’anno dominante. La crescita di Bearman, già evidente nelle ultime settimane, si è trasformata in sostanza, con risultati che hanno sorpreso perfino i tecnici del team di Kannapolis, mentre Piastri sta pagando un periodo meno incisivo in qualifica e in gara, con troppi incidenti. 

Bearman in ascesa, un ritmo che convince il paddock

Il giovane britannico sta mostrando una maturità che pochi si aspettavano già a questo punto della stagione. La sua capacità di gestire i momenti caldi del weekend e di estrarre il massimo dalla vettura ha impressionato diversi addetti ai lavori. Il pacchetto Haas, pur non essendo tra i più performanti, si è adattato bene alle sue caratteristiche di guida, permettendogli di massimizzare ogni occasione utile. Gli aggiornamenti di Austin sembrano aver cambiato la sua stagione in meglio, portandolo a un livello più competitivo del compagno Ocon. Negli ultimi due appuntamenti Bearman è riuscito a portare a casa punti pesanti, frutto di gare solide, senza sbavature e con una lucidità da veterano. La sua interpretazione dei duelli in pista e la rapidità con cui riesce a trovare ritmo nelle fasi centrali delle gare hanno contribuito a renderlo una delle note più positive del momento.

Piastri in difficoltà, la Mclaren non lo aiuta

Dall’altra parte c’è un Piastri che, pur restando uno dei profili più promettenti del Circus, sta attraversando un tratto di stagione complicato. L’australiano fatica a trovare continuità e a sfruttare appieno il potenziale della McLaren, che nelle ultime settimane ha alternato acuti prestazionali a situazioni più difficili da gestire. Il ritmo gara non sempre è stato all’altezza delle attese, e anche in fase di qualifica il pilota di Melbourne non è riuscito a rimanere agganciato ai vertici come nelle fasi iniziali dell’anno. Il dato dei venti punti ottenuti nelle ultime due uscite, identico a quello di Bearman, diventa così un campanello che racconta sia il momento d’oro del britannico sia un rallentamento del compagno di squadra di Lando Norris, ormai lontano dalla leadership del Mondiale.

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Sezione: News / Data: Mar 18 novembre 2025 alle 10:30
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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