Il lift and coast è ormai diventato una costante nella stagione 2025 della Ferrari. Da inizio anno, i piloti sono costretti a gestire in maniera estrema ogni fase di gara, al punto che – secondo i dati raccolti nel paddock – la SF-25 avrebbe dovuto ricorrere a questa strategia nel 95% dei Gran Premi.

Si tratta di un dato allarmante, perché il lift and coast – la tecnica di rilasciare l’acceleratore ben prima della staccata per ridurre lo stress su motore, freni e temperature – è una misura di emergenza, non una strategia sostenibile. Quando un team è costretto ad applicarla in modo sistematico, significa che qualcosa, a livello strutturale, non funziona nel progetto tecnico.

La SF-25 soffre di surriscaldamento cronico in più aree: freni, gomme e gestione termica complessiva. In circuiti cittadini come Singapore o su piste stop-and-go come Montreal, il fenomeno è stato evidente: appena i piloti provano a spingere, le temperature si impennano, e l’unica soluzione è rallentare, rinunciando a prestazione e a ritmo costante.

La situazione è diventata tanto critica che persino Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno espresso frustrazione via radio, raccontando come la gestione termica renda impossibile attaccare o difendere per più di pochi giri consecutivi.

Il risultato? Una monoposto che non può spingere. Ogni volta che la SF-25 viene portata al limite, il sistema di raffreddamento collassa e obbliga i piloti a “salvare” la macchina. Un circolo vizioso che ha condizionato quasi tutte le gare del 2025, trasformando ogni weekend in un esercizio di sopravvivenza.

Il vero dramma, però, è che – nonostante aggiornamenti mirati a Monaco, Spa e Monza – il problema persiste. Gli ingegneri del Cavallino sanno che la soluzione non può essere trovata nel breve termine: serve un cambio di filosofia progettuale per il 2026, con un’attenzione radicale alla gestione energetica e aerodinamica. Finché la SF-25 sarà costretta a ricorrere al lift and coast, la Ferrari resterà una squadra che difende invece di attaccare. E nel mondo della Formula 1, questo è il segno più chiaro di un progetto che ha perso la sua direzione tecnica e identitaria. Insomma un'agonia fino a fine anno.

Sezione: News / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 07:30
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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