Il 2025 ha segnato un passaggio chiave nella carriera di George Russell. Il britannico non parla di exploit isolati, ma di continuità: “Questa è stata sicuramente la mia prestazione più solida, quella con meno errori”. Numeri e sensazioni coincidono. Russell ha garantito punti con regolarità, ha evitato incidenti e si è imposto come riferimento tecnico all’interno della Mercedes, anche grazie a una leadership sempre più evidente accanto al giovane Kimi Antonelli. Non è stata una stagione perfetta, ma è stata quella della maturità.

“Max è il gold standard”

Quando guarda avanti, Russell non fa giri di parole e individua un solo parametro di confronto: Max Verstappen. “So di poter tenere il passo con i migliori, ma Max è il gold standard in questo momento”. Il limite, ammette, è stato spesso tecnico più che personale. La Mercedes ha fatto passi avanti, ma non abbastanza da garantire una sfida costante. Nonostante questo, Russell è riuscito a emergere come unica alternativa ai grandi dominatori, sfruttando ogni occasione disponibile senza forzare oltre il necessario.

“Schumacher mi ha insegnato ad aspettare”

Per spiegare la sua filosofia, Russell tira in ballo Michael Schumacher e la sua lunga costruzione vincente in Ferrari: “Ci sono voluti cinque anni prima del primo titolo. Tutti ricordano i trionfi, pochi ricordano l’attesa”. È una lezione che lo aiuta a ridimensionare i risultati intermedi: “Se arrivi secondo o ventesimo e non vinci il Mondiale, alla fine cambia poco”. Un’affermazione dura, ma coerente con la sua visione: o sei in lotta per il titolo, o stai semplicemente preparando il terreno.

 
Sezione: News / Data: Sab 27 dicembre 2025 alle 18:30
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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