Secondo l’ex pilota colombiano Juan Pablo Montoya, Lando Norris ha vinto il mondiale in Quatar: quel sorpasso finale su Kimi Antonelli, utile a raccogliere due punti pesantissimi, avrebbe infatti sancito l’intera stagione, anche se Abu Dhabi deve ancora parlare. Un episodio che continua a far discutere e che, stando all’analisi dell’ex Williams e McLaren, avrebbe alimentato il malumore in casa Red Bull, in gioco per una clamorosa rimonta. Montoya non usa giri di parole, sostenendo che quella manovra abbia messo il sigillo su un mondiale tirato fino all’ultimo metro. In molti nel paddock, osservando le ultime gare, hanno visto un equilibrio sottile tra strategia, coraggio e ciò che ormai viene definito il fenomeno delle Papaya Rules.

Il sorpasso che ha cambiato il mondiale

Montoya ha spiegato come l’episodio su Antonelli abbia inciso nella corsa al titolo. L’ex pilota ha raccontato: «Con quella manovra Norris si è preso due punti che, alla fine, hanno fatto tutta la differenza. Ed è proprio questo che ha mandato su tutte le furie la Red Bull». Una lettura netta, che si inserisce in un finale di stagione dove anche Max Verstappen è ancora in gioco fino all’ultimo grazie al suo enorme talento e all’incertezza McLaren. Due punti che potrebbero pesare ad Abu Dhabi dove Lando Norris non dovrà salire sul podio.

Il ruolo di Piastri e l’ombra di Webber

Montoya ha poi analizzato anche il rapporto interno al team, prevedendo dinamiche interessanti: «Le Papaya Rules torneranno certamente a pesare, ma in McLaren non cambieranno mentalità: pari opportunità per tutti. Se però ci si troverà nel finale con Verstappen davanti e Oscar Piastri davanti a Norris, è inevitabile che il team chieda all’australiano di far passare il compagno». Un’eventualità che potrebbe creare tensioni anche fuori dall’abitacolo, considerando il ruolo di Mark Webber, manager di Piastri, pronto naturalmente a difendere il suo pilota. Montoya ha commentato: «Capisco che Webber possa non gradire certe scelte, ma quando ci si gioca un mondiale bisogna ragionare da squadra, altrimenti si rischia di ritrovarsi a fare il terzo pilota». Un messaggio chiaro, che sintetizza perfettamente il livello di pressione nei top team e le sfide politiche che accompagnano ogni titolo.

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Sezione: News / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 09:08
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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