La prima sessione di prove libere a Montreal si è aperta con un’atmosfera frenetica e tanti elementi da verificare, tra vecchie incognite e nuovi spunti strategici. Sotto i riflettori, la presenza della mescola C6, la più morbida nella gamma Pirelli, al suo terzo utilizzo stagionale dopo Imola e Monaco. E proprio dalla tappa romagnola arrivano alcuni segnali d’allarme che i team stanno prendendo molto sul serio.

A Imola, infatti, la C6 aveva mostrato una certa criticità nel mantenere le prestazioni costanti su un singolo giro lanciato. Questo dettaglio non è passato inosservato e sembra aver orientato le squadre verso un piano ben preciso per le qualifiche del GP del Canada. Tutti i team stanno però pensando a una pazza idea: tenersi tutte le medie, perché la C6 sta manifestando nei dati qualche "rischio". 

 

Una strategia non certo usuale, ma figlia di un contesto in cui la gestione degli pneumatici è diventata cruciale. Le mescole più morbide offrono teoricamente un vantaggio prestazionale, ma spesso mettono in crisi l’assetto, soprattutto se la temperatura dell’asfalto scende o se il tracciato è ancora poco gommato – come spesso accade a Montreal il venerdì. Inoltre toglie aderenza nel terzo settore. 

Il circuito canadese, con le sue frenate violente e i rapidi cambi di direzione, non perdona errori di valutazione sul fronte della scelta gomme. L’idea di puntare sulla mescola media nasce proprio dal desiderio di evitare rischi inutili e garantire più prevedibilità nell’approccio alla Q2 e Q3. Un approccio conservativo, ma potenzialmente efficace.

Sezione: News / Data: Ven 13 giugno 2025 alle 20:27
Autore: F1N Redazione
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