Non ha l’arroganza scenica di Max Verstappen, né il carisma giocoso di Lando Norris. Non guida una Ferrari, né gode del battage mediatico che accompagna un giovane come Andrea Kimi Antonelli. Eppure, senza mai alzare la voce, è proprio Oscar Piastri il nome che più di tutti sta scrivendo il copione di questo mondiale scrive "Il Corriere dello Sport".

 

In un campionato che si preannunciava serrato, è bastato uno sguardo ai numeri dopo sei GP per accorgersi che il pilota australiano ha già preso il largo. Quattro vittorie e un podio nelle prime sei uscite: è questo il ruolino di marcia con cui Piastri ha spinto la sua McLaren in vetta al mondo. Silenzioso, costante, letale.

Nel giorno in cui la squadra di Woking ha festeggiato un’altra doppietta – la seconda consecutiva dopo la Cina – il volto composto di Oscar ha raccontato più di qualsiasi esultanza. Forza tranquilla, come la definirebbe chi ha memoria sportiva. Quella che non ha bisogno di scatti d’ira o frasi a effetto per imporsi. Piastri parla con i giri, con le traiettorie, con la freddezza con cui gestisce il ritmo gara dopo gara.

La McLaren, oggi più che mai, si conferma la vettura da battere. Ma è la sinergia con il suo numero 81 a fare la differenza. Se Norris – spesso brillante al sabato – si ritrova a dover rincorrere la domenica, è Piastri ad aver trovato l’equilibrio perfetto tra velocità e intelligenza tattica. E qualche smorfia nel box del compagno di squadra inizia a farsi notare. La stagione è ancora lunga, e i rivali non mancano. Ma sei gare sono bastate per consegnare all’Australia un candidato vero al titolo. Il più silenzioso, forse. Ma anche il più efficace secondo la testata giornalistica.

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Sezione: News / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 18:00
Autore: F1N Redazione
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