La fotografia del momento in casa Ferrari è lucida e tagliente. Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Arianna Ravelli analizza lo stato dei due piloti, tra certezze e interrogativi che non fanno dormire sonni tranquilli a Maranello. Charles Leclerc, al netto dell’errore commesso nella Sprint di Miami, continua a spremere ogni goccia di prestazione dalla SF-25. Nonostante i limiti evidenti della vettura, il monegasco si conferma punto di riferimento tecnico ed emotivo della squadra.

La vera incognita si chiama Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, sbarcato in Ferrari tra mille attese, fatica ad adattarsi. A Miami ha mostrato qualche timido segnale di crescita, ma il bilancio resta nebuloso. “È il più grande — almeno così dicono i numeri — e da lui ci si aspetta qualcosa di grande”, scrive Ravelli. Il problema, però, non è solo tecnico: è strategico.

 

Secondo la giornalista della Gazzetta, l’alleanza Ferrari-Hamilton, pur mediaticamente potente, rischia di essere sbilanciata: “Ne aveva più bisogno l’inglese, la cui visione, vista l’età, non può che essere di breve periodo”. E qui entra in gioco la riflessione più profonda. Se la Scuderia voleva costruire qualcosa sul medio-lungo termine, forse l’investimento giusto era un altro. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a Max Verstappen, che potrebbe rendersi disponibile in futuro. Ma ora il treno Hamilton è partito, e cambiare rotta non sarà semplice.

Un matrimonio che fa bene allo spettacolo, ma che — almeno per ora — non ha ancora trovato un vero equilibrio.

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Sezione: News / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 13:30
Autore: F1N Redazione
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