Il recente E-Prix di Roma ha sollevato una questione inaspettata riguardo alla salute dei piloti e all'ambiente. Secondo un report di FormulaPassion, la crescente preoccupazione per l'ambiente ha portato a decisioni che potrebbero mettere a rischio la salute dei piloti. In particolare, ai piloti non è stato permesso di rinfrescarsi in piscine d'acqua fredda durante le prove e prima della gara a causa di temperature estreme, una pratica che è stata vietata per risparmiare acqua.

Questo divieto ha sollevato domande importanti su come bilanciare la prevenzione dello spreco d'acqua e la sicurezza dei piloti. FormulaPassion ha chiesto alla Formula E: "Quante flebo e quanti liquidi serviranno per salvare un pilota colpito da collasso da calore (o sincope da caldo)? Quanto inquinamento produrrà un’equipe medica per mettere in sicurezza il corpo di una persona che riceve una quantità eccessiva di calore e non riesce a cederlo all’esterno?"

Queste domande portano alla luce le conseguenze involontarie che possono derivare dagli sforzi di salvaguardia ambientale. Nonostante il divieto delle piscine possa sembrare un modo efficace per ridurre lo spreco d'acqua, potrebbe avere costi non previsti sia in termini di salute dei piloti che di ulteriori risorse mediche necessarie per il trattamento del collasso da calore.

Concludendo, il report di FormulaPassion chiede ai responsabili della ABB FIA Formula E World Championship di riconsiderare la decisione di vietare le piscine. "Se non avete rispetto per la salute dei piloti, fatelo almeno per un calcolo matematico di liquidi sprecati", ha affermato il report. Questa situazione evidenzia l'importanza di considerare tutte le variabili quando si tratta di prendere decisioni in linea con la sostenibilità ambientale, garantendo allo stesso tempo la sicurezza e il benessere di coloro coinvolti nell'evento.

Sezione: News / Data: Ven 14 luglio 2023 alle 09:48
Autore: F1N Redazione
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