L’addio di Christian Horner dalla Red Bull è sembrato segnato dall’assenza della protezione del suo storico protettore Chalerm Yoovidhya. Dopo anni di sostegno, la perdita del controllo azionario da parte di Yoovidhya ha indebolito Horner, esponendolo alle pressioni interne che hanno portato al suo licenziamento con effetto immediato.

Come ben ricostruito da Formula Passion, alla base dell’impero Red Bull c’è il patto tra Chalerm Yoovidhya e Dietrich Mateschitz, che investirono 500 mila dollari ciascuno, ottenendo il 49% delle quote ciascuno. Il restante 2% andò a Chalerm Yoovidhya, figlio di Chaleo, riconosciuto per aver creato l’energy drink. Dopo la morte di Mateschitz nel 2022, Chalerm ha acquisito il 51% del capitale, prendendo il controllo anche delle attività sportive. Nel 2025, però, Chalerm ha ceduto il 2% a una società svizzera, riequilibrando le quote tra la parte thailandese e quella austriaca. Questo ha indebolito la posizione di Christian Horner, difeso in passato da Chalerm durante lo scandalo del 2024, e ha portato al suo licenziamento dopo il GP d’Austria, sancendo la fine di un’era per Red Bull

Sezione: News / Data: Ven 11 luglio 2025 alle 18:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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