Per la prima volta in oltre vent’anni, Christian Horner non sarà presente nel paddock al prossimo Gran Premio del Belgio. Un’assenza storica che segna l’inizio di una nuova fase per la Red Bull, ora sotto la guida di Laurent Mekies, figura tecnica dal profilo più sobrio e riflessivo.

L’analista Karun Chandhok, intervenuto su Sky Sports F1, ha sottolineato quanto Horner abbia saputo imporsi come abile stratega politico all’interno della Formula 1:

“Christian ha sempre giocato bene le sue carte con la FIA e con Liberty Media. In pubblico lanciava provocazioni, ma dietro le quinte era spesso coinvolto in conversazioni riservate con i vertici del campionato. Questo è il lavoro di un vero team principal: assicurare che la squadra sia sempre nella posizione più vantaggiosa.”

Horner ha spesso preso decisioni scomode pur di difendere la competitività della Red Bull, come dimostra la scelta di creare una divisione motori interna, la Red Bull Powertrains, dopo aver rotto i rapporti con fornitori storici come Renault, Ferrari e Mercedes.

Mekies, ex Ferrari e FIA, rappresenta un cambio di passo: meno visibilità mediatica, più concretezza tecnica. La Red Bull segue così una tendenza già vista in squadre come McLaren (Andrea Stella), Williams (James Vowles) e Aston Martin (Andy Cowell), tutte guidate oggi da figure con un background da ingegnere.

Sarà sufficiente un approccio più tecnico per mantenere il dominio? La transizione è cominciata, ma la risposta arriverà in pista.

 
Sezione: News / Data: Lun 14 luglio 2025 alle 07:30
Autore: Francesco Franza
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