In un momento in cui il futuro tecnico della Formula 1 è al centro di accese discussioni, il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha rilasciato dichiarazioni importanti in merito a un possibile ritorno ai motori V8. Il tema è complesso e riguarda non solo la configurazione meccanica dei propulsori, ma anche il bilanciamento tra combustione interna ed elettrificazione, un nodo cruciale per lo sviluppo sostenibile dello sport.

Attualmente, i regolamenti del 2026 prevedono una divisione 50:50 tra motore termico ed energia elettrica, ma non mancano le critiche: secondo alcuni, questa ripartizione rischia di penalizzare la potenza pura, soprattutto sui rettilinei. Proprio per questo si stanno studiando soluzioni come l’introduzione di sistemi aerodinamici attivi per compensare le perdite prestazionali.

Tuttavia, si vocifera che la FIA stia valutando un nuovo equilibrio molto più orientato al motore a combustione, con un rapporto 80:20 o addirittura 90:10 a suo favore. Un cambiamento che potrebbe trovare spazio nei regolamenti post-2026, presumibilmente nel 2030, ma non è escluso che arrivi anche prima.

“Dobbiamo agire in fretta”, ha dichiarato Sulayem nel corso di un’intervista rilasciata a Silverstone. “Le case costruttrici hanno bisogno di almeno tre anni di tempo per prepararsi, quindi mi auguro che si possa arrivare a una soluzione concreta entro il 2029”.

Il messaggio è chiaro: il futuro della Formula 1 si gioca nei prossimi anni, e le scelte tecniche di oggi determineranno l’identità dello sport nei decenni a venire.

 
Sezione: News / Data: Lun 21 luglio 2025 alle 08:00
Autore: Francesco Franza
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