La morte di Mihajlovic trascende il mondo del calcio e scuote anche il mondo del Motorsport. In tanti lo conoscevano e apprezzavano. Alcuni per rapporto diretto, altri perché con lui condividevano l'amore per la Lazio. Fra questi anche Marco Cioci, pilota Ferrari GT, vincitore fra le altre della 24 Ore di Spa, la 12 Ore del Golfo, la 24 Ore di Le Mans e la 12 Ore di Sebring. Per lui è un giorno triste, come racconta in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it & F1-News.eu: "Più che delle gesta, voglio parlare di Sinisa dietro le quinte. Racconto un aneddoto. Eravamo in giardino, parlavamo del più e del meno. C'era un albero nella casa di questo amico comune. Lui, come in automatico, visto che c'era un pallone, colpetto e palla sull'albero. La palla tornava perfettamente indietro nonostante la cortecca irregolare. Alla quinta volta gli ho chiesto come facesse. Lui rideva, era tutto normale. Questo dà il senso della sua grandezza con quei piedi. L'ho sempre associato a questo episodio, più che alle gesta classico. Un guerriero, un traino a livello sportivo. L'ho sempre voluto emulare nella grinta. Rimango veramente male. Mi sento tramortito. Sono quelle cose che te l'aspetti, ma quando succedono e arrivano non ci credo. Da tifoso, da illuso, ero convinto che stavolta non sarebbe accaduto. Mi sento frastornato pensando alla moglie, ai figli. Siamo quasi coetanei. Non so che altro aggiungere", ha concluso Cioci. 

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Sezione: Non solo Formula 1 / Data: Ven 16 dicembre 2022 alle 16:13
Autore: F1N Redazione
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