Nonostante una Ferrari F1 uscita dal 2025 ben al di sotto delle aspettative, il CEO dii Formula 1 Stefano Domenicali ha alte aspettative per il 2026 della Rossa. Le prestazioni spesso deludenti e lontane dalla vetta della classifica costruttori non sembrano spingere il massimo dirigente della F1 al pessimismo sul futuro della squadra di Maranello. Le parole del CEO trasmettono fiducia in un progetto di rilancio che possa riportare la Rossa ai livelli che la storia impone, pur lasciando il paddock con molte domande aperte sul perché la stagione appena conclusa sia risultata così complicata.
Domenicali: “Positività e un piano chiaro per il rimbalzo”
Intervistato da Sky Sports, Stefano Domenicali non ha nascosto la propria convinzione che la situazione negativa vissuta dalla Scuderia nel 2025 non debba essere letta come un punto di non ritorno. Secondo il CEO, Ferrari ha tutti gli strumenti per reagire: “Sono uno che guarda sempre il bicchiere mezzo pieno. Non serve piangersi addosso o farsi prendere dal pessimismo. C’è bisogno di reagire e non di accettare la quarta posizione in classifica come qualcosa di normale”, ha spiegato con fermezza. Domenicali ha messo l’accento sull’importanza di un piano condiviso tra management e piloti, un percorso che dovrebbe sfruttare la pausa invernale per rigenerare energie e idee prima dell’avvio della prossima stagione.
La stagione nera e lo sguardo al futuro
Il 2025 è stato senza dubbio uno dei capitoli più difficili per il Cavallino, con la macchina spesso incapace di lottare per la vittoria e una conseguente lontananza dai vertici del Mondiale. Anche i protagonisti interni non hanno mancato di riconoscere le lacune, come nel caso di Charles Leclerc: pur soddisfatto a livello personale, il monegasco ha ammesso che la vettura non è mai stata al livello desiderato per competere con i migliori. Tuttavia, la fiducia del CEO si basa proprio sulla capacità di Ferrari di non fossilizzarsi sui risultati dell’anno passato e di puntare dritto a una rimonta già dalla prima gara del 2026, sfruttando nuove soluzioni tecniche e una strategia evoluta che possa rispondere alle critiche e trasformare le difficoltà in opportunità. La missione è chiara in casa Maranello: tornare a essere protagonisti veri, non solo tra gli spettatori del Mondiale.
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