Una prima tre giorni di test in cui la Ferrari ha deciso di fare tutto, tranne mandare un messaggio ai suoi rivali. Nessun giro pazzesco, nessuna rivoluzione tecnologica, solo tanta benzina e tanti giri da fare. Luigi Perna della Gazzetta dello Sport, ha analizzato questa prima parte dei test spagnoli: "Tre giorni passati a smontare e rimontare la vettura provando assetti, mappature aerodinamiche e ogni genere di regolazione. Mai un acuto. L’inizio di stagione della Ferrari è troppo brutto per essere vero. Infatti non lo è. La classifica dei primi test è più bugiarda del solito. Il team di Mattia Binotto ha fatto il massimo per “mimetizzarsi”. Dando l’idea (falsa) di essere in confusione totale. Ne sono convinti gli avversari sulla base dei loro calcoli. Tutti i team hanno GPS e altri strumenti per giudicare la velocità delle auto rivali: riescono a stimare carburante imbarcato e potenza del motore utilizzata, ricavando il miglior tempo teorico di ciascuno. Stando a queste valutazioni, la concorrenza ritiene che la Ferrari non sia nei guai come sembra. In particolare Maranello avrebbe utilizzato al Montmeló mappature di motore molto prudenti. La SF1000 avrebbe almeno un secondo di margine da ricavare dalla power unit, considerando i dati dei team clienti Haas e Alfa Romeo, che dispongono del motore del Cavallino e l’hanno usato a regimi più elevati. Anche il carico di benzina sulla rossa è stato in media più alto rispetto a Mercedes e Red Bull. Sulla SF1000 c’è ancora molto da sperimentare e sistemare: dall’inserimento in curva al bilanciamento fra carico aerodinamico e velocità in rettilineo".

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Sezione: News / Data: Dom 23 febbraio 2020 alle 10:40
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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