Carlos Sainz Sr ha acceso il dibattito sul futuro di suo figlio in Formula 1 con parole che guardano dritte al 2026. Intervistato da El Desmarque, il due volte campione del mondo rally ha spiegato perché Carlos Sainz abbia tutte le qualità per diventare campione. Ma la chiave, secondo lui, non sarà solo il talento. Con il nuovo regolamento, tutto ruoterà attorno a motore e telaio.

Il 2026 come incognita totale, nessuna sfera di cristallo

Sainz Sr parte da un presupposto di grande realismo. "Non ho una sfera di cristallo e con un cambiamento così radicale è impossibile sapere come abbiano lavorato davvero i team", spiega, fotografando perfettamente il clima che accompagna la vigilia del nuovo ciclo tecnico. La Formula 1 del 2026 rappresenta un salto nel buio anche per gli addetti ai lavori più esperti, perché i regolamenti riscrivono le basi stesse della prestazione. In questo scenario, secondo Sainz, il giudizio sui piloti rischia di diventare secondario rispetto alla qualità del progetto tecnico. Le gerarchie potrebbero ribaltarsi completamente e squadre oggi di centro gruppo potrebbero ritrovarsi improvvisamente competitive, mentre altre potrebbero scivolare indietro senza appello.

Motore e telaio, i due fattori che decidono tutto

Il concetto chiave espresso da Sainz Sr è estremamente chiaro. "Alla fine tutto dipende da due elementi, il motore e il telaio", afferma, sottolineando come il talento del pilota, da solo, non basti. Nel 2026 l’equilibrio tra power unit e progetto aerodinamico sarà ancora più delicato, e sbagliare uno dei due aspetti può compromettere un’intera stagione. In questo contesto entra in gioco anche la Williams, il team di Carlos. "Mi piacerebbe pensare che la Williams costruirà una buona macchina e che possa lottare per il podio", aggiunge, ma senza illusioni. La realtà, ammette, è che oggi tutto è possibile, dal fondo della classifica fino al vertice. Una frase che racconta quanto il margine di incertezza sia enorme.

Il talento di Carlos e la variabile del momento giusto

Quando il discorso si sposta sulle qualità del figlio, Sainz Sr non ha dubbi. "Conosco le sue capacità e il suo talento, e credo che abbia tutto per diventare campione del mondo", afferma con convinzione. Ma subito aggiunge l’elemento decisivo, quello che separa molti grandi piloti da pochi campioni. "Deve trovarsi nel posto giusto e nel momento giusto, tutto deve essere in perfetta sintonia". Non basta lavorare duro, anche se Carlos, sottolinea il padre, lo fa ogni giorno. Serve che ogni tassello si incastri nello stesso momento, la macchina, il motore, il team e il contesto regolamentare. È una visione lucida e priva di retorica, che racconta la Formula 1 per quello che è davvero, uno sport dove il talento è indispensabile, ma senza lo strumento giusto resta incompiuto. Il futuro di Carlos Sainz passa da qui, dal 2026 e da una Williams che dovrà dimostrare di essere pronta a cogliere l’occasione quando arriverà.

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Sezione: News / Data: Sab 27 dicembre 2025 alle 23:10
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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