Nel gran finale di Abu Dhabi, la McLaren ha cambiato le carte in tavola adottando strategie divergenti per Norris e Piastri, un approccio che ha confuso la Red Bull e aperto scenari inattesi. La decisione di far partire l’australiano con la mescola dura ha sorpreso persino Laurent Mekies: “È stato piuttosto intelligente da parte loro”, ha ammesso. L’effetto immediato è stato semplice ma devastante: Red Bull si è ritrovata costretta a giocare su due tavoli contemporaneamente, senza poter impostare la gara solo su Norris e senza poter ignorare il ritmo potenziale di Piastri nel lungo stint iniziale.

Perché Verstappen non ha potuto rallentare il gruppo

La vittoria era indispensabile per Verstappen, ma le condizioni della gara lo hanno bloccato tatticamente. In avvio, il ritmo naturale del gruppo rendeva inutile qualunque tentativo di “addormentare” la corsa; nella parte centrale, invece, la strategia di overcut di Piastri gli impediva di impostare un passo più lento senza esporsi. Lo stesso Max, nel pre–podio, ha confidato a Piastri di essere “abbastanza soddisfatto del ritmo iniziale” perché la finestra di pit stop restava sicura. Il problema è arrivato dopo: con Russell incapace di restare agganciato a Norris e con Piastri libero di girare veloce, Verstappen avrebbe rischiato di consegnare l’intera gara all’australiano se avesse anche solo provato a ricompattare il gruppo. E, con Piastri mediamente più rapido di quasi un secondo al giro, un sorpasso sarebbe stato più che plausibile.

Il bivio della seconda sosta e perché Red Bull ha detto no

Nelle fasi finali si è aperta la discussione sulla possibilità di un secondo pit stop per Verstappen, soprattutto quando era chiaro che la McLaren aveva ormai calibrato tutto su Norris. In quel frangente, rientrare insieme a Piastri avrebbe potuto pareggiare il vantaggio delle sue gomme fresche. Mekies, però, ha chiarito che l’idea è stata accantonata: “Avremmo rinunciato a un vantaggio piuttosto grande. E non credevamo che i giochi tattici ci avessero dato un vantaggio oggi”. La squadra temeva di perdere la posizione in pista per un guadagno incerto, preferendo consolidare il margine e tagliare fuori qualunque rischio operativo. Una scelta prudente, ma la prova evidente che la strategia McLaren aveva davvero obbligato la Red Bull a muoversi in difesa per tutta la gara.

 
Sezione: News / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 21:00 / Fonte: Pirelli- Season 2025
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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