La qualifica del GP di Las Vegas ha riaperto una ferita che in casa Ferrari f1 sembra non rimarginarsi mai: la totale mancanza di competitività sul bagnato. Dopo un venerdì incoraggiante, il crollo della SF 25 nelle condizioni umide ha lasciato sgomento Charles Leclerc, scivolato al nono posto e nuovamente alle prese con limiti che si ripresentano da anni. In studio a Sky Sport F1, Ivan Capelli ha analizzato la situazione con grande sensibilità tecnica, contestualizzando le parole a caldo del monegasco e spiegando come certe reazioni nascano da una frustrazione più profonda, radicata nel comportamento della vettura nei weekend bagnati della f1.

Capelli: “Quando piove, Leclerc rivive sempre la stessa frustrazione”

Capelli ha commentato le dichiarazioni del pilota Ferrari, invitando a leggerle nel contesto emotivo di un sabato sfumato proprio quando tutto sembrava andare nella direzione giusta: "Le parole di Leclerc sono dichiarazioni a caldo di chi, fino alle FP3, sentiva di poter fare un risultato vero. Poi arriva l’acqua e riaffiora lo sconforto di una vettura che da anni non gli dà soddisfazione in queste condizioni, e per la quale non è mai stata trovata una soluzione concreta." Secondo Capelli, il problema non è soltanto tecnico, ma anche sensoriale: la Ferrari cambia radicalmente comportamento sul bagnato, generando insicurezza già nelle fasi di inserimento e rendendo impossibile per il pilota forzare in ingresso curva o trovare stabilità in percorrenza. Una sensazione che compromette tutto: fiducia, aggressività e capacità di leggere il limite.

“È l’auto che ti porta in giro”: il giudizio più duro di Capelli

L’analisi dell’ex pilota entra poi nel cuore del problema, con una frase che descrive alla perfezione la percezione di chi guida la SF 25 con asfalto umido: "Vai nel baratro di una macchina che è lei a portarti in giro, e questa è la sensazione peggiore sul bagnato." Quando una monoposto non trasmette appoggi chiari, né all’anteriore né al posteriore, il pilota perde ogni possibilità di anticipare la traiettoria o gestire la rotazione. È costretto a inseguire il comportamento dell’auto, invece di governarlo. 

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Sezione: News / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 17:00
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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