Si è appena conclusa la prima fase del processo londinese dedicato al famoso Crashgate, quella vicenda che ha segnato per sempre il mondiale di Formula 1 2008. Al centro della contesa c’è Felipe Massa, che ha avanzato una richiesta non solo economica, ma anche simbolica: pretende un risarcimento per i danni subiti e pretende di essere riconosciuto come vincitore “morale” del campionato. Dall’altra parte, la FIA, la Formula 1 e lo stesso Bernie Ecclestone, oggi 95enne, si oppongono con fermezza a queste istanze, sostenendo che il campionato è stato perso in pista e non a causa dell’incidente volontario del suo allora compagno di squadra alla Renault, Nelson Piquet Jr.

Ecclestone respinge le accuse e sottolinea i fatti di gara

L’avvocato che difende Ecclestone, David Quest, ha chiarito davanti al tribunale che Massa non è stato danneggiato dall’incidente truccato, bensì da un errore tecnico e di squadra. “La sua prestazione negativa non è dipesa da alcuna manovra illecita. Né Lewis Hamilton né il signor Ecclestone erano a conoscenza del piano ordito dalla Renault”, ha spiegato il legale, citato da The Athletic. Il problema vero, ha proseguito, è che Massa è uscito troppo presto dal pit-stop mentre il tubo di rifornimento era ancora collegato alla sua monoposto, compromettendo così la sua gara in modo decisivo.

Il peso dei fatti e le questioni legali sul tempo trascorso

La difesa ha anche sollevato problematiche di natura processuale legate al fatto che la causa è stata avviata ben 17 anni dopo l’episodio incriminato. “Non si può trattare il tribunale come un forum per dibattiti sportivi o per riscrivere eventi ormai lontani”, ha argomentato Quest, aggiungendo che il processo non coinvolge Hamilton direttamente, anche se anch’egli ha subito le conseguenze di quegli eventi. L’avvocato ha sottolineato come la Federazione internazionale abbia già esaminato la vicenda e deciso di non modificare i risultati ufficiali, rendendo improbabile un cambio ora da parte di un tribunale civile. “Se la FIA non ha concesso a Massa il titolo nel 2009, dopo attenta analisi del caso, difficilmente un tribunale potrà farlo oggi”, è stato il duro intervento finale, che sembra chiudere la porta alle richieste del pilota brasiliano.

Sezione: News / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 11:09
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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