Il Gran Premio di Las Vegas si corre nel deserto del Mojave, dove le temperature notturne possono sorprendere con valori bassi, spesso sotto i 15 °C sull’asfalto. La particolarità dell’edizione 2025 è l’anticipo degli orari della gara, che dovrebbe portare a condizioni leggermente più calde rispetto agli anni precedenti, quando il freddo e il calo termico penalizzavano l’aderenza e la gestione degli pneumatici.

La sfida delle gomme e dei freni

Come spiegato da esperti e team, mantenere pneumatici e freni nella giusta finestra di esercizio sarà ancora una delle prove più delicate nella gara di Las Vegas. Nel 2024 la maggioranza delle squadre ha scelto una strategia a due soste per bilanciare il degrado e la perdita di performance legata alla temperatura bassa dell’asfalto. Tuttavia, quest’anno, le nuove condizioni potrebbero aprire scenari diversi, con la possibilità concreta che una sola sosta risulti efficace per alcuni team, specie se riusciranno a limitare il degrado meccanico sulle gomme.

Le strategie in evoluzione

La lunghezza del circuito, superiore a 6 km, e la presenza di lunghi rettilinei che stressano i freni impongono cautela e attenzione continua nelle scelte strategiche. Le squadre lavorano per adattarsi velocemente al meteo e alle condizioni dell’asfalto, che incidono non solo sulla durata degli pneumatici ma anche sull’efficienza frenante nei punti chiave del tracciato. Si prospetta un GP dove la capacità di gestione e la tattica faranno la differenza più della pura velocità.

Sezione: News / Data: Mer 19 novembre 2025 alle 10:41
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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