Charles Leclerc e Jules Bianchi. Due nomi fortemente legati da un passato e un destino che doveva essere simile, ma fatalmente non è potuto essere. Quel maledetto 17 luglio 2015, Bianchi è scomparso e Leclerc ha imbracciato con sè l'anima e il destino dell'amico e la sta portando con sè nella sua avventura Ferrari. A RaceFans.net, ha ricordato il suo vecchio amico e ciò che poteva essere la sua carriera: "Il padre di Jules e mio padre scherzavano sempre sul fatto che avessimo carriere molto simili. E stranamente quando correva e io correvo ogni volta che c’era un weekend aveva una gara molto brutta, lo stesso fine settimana ho fatto anche io una gara molto brutta. Scherzavamo sempre. Le nostre carriere sono abbastanza simili perché anche con Nicolas (Todt, dnr), il mio manager, ha preso più o meno la stessa strada per entrambi. Sono abbastanza sicuro che Jules abbia mostrato quello che doveva mostrare in Formula 1. Penso che risultati come a Monaco, quando era in Marussia, parlavano molto del suo talento. Quindi ha sicuramente meritato il posto in F1, probabilmente anche il sedile Ferrari più di me. Purtroppo le cose le hanno decise altri per lui. Sono abbastanza sicuro che avrebbe mostrato probabilmente anche più di quello che faccio. Era estremamente talentuoso”.

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Sezione: News / Data: Sab 25 aprile 2020 alle 11:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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