Prime impressioni sul nuovo dispositivo

Durante il weekend di Singapore si è parlato molto del nuovo gilet refrigerante, un’innovazione pensata per ridurre lo stress termico dei piloti nelle gare più calde del calendario. Dopo le prime prove, però, le opinioni sono state contrastanti. Charles Leclerc ha spiegato che il sistema ha garantito un buon comfort solo nei primi giri, per poi perdere rapidamente efficacia con l’aumento della temperatura interna dell’abitacolo. Una sensazione simile è stata condivisa anche da altri piloti, che hanno notato un sollievo iniziale ma un effetto limitato nel lungo periodo.

Un sollievo momentaneo per i piloti

Anche Fernando Alonso ha commentato che il dispositivo si è rivelato utile solo nella fase iniziale della corsa, ma con il passare del tempo il beneficio è diminuito sensibilmente. Le temperature elevate di Singapore, unite alla natura fisicamente impegnativa del circuito, hanno messo a dura prova i piloti, e il gilet non sembra aver rappresentato la soluzione definitiva al problema del calore estremo. Tuttavia, molti riconoscono che si tratta di un passo nella giusta direzione in termini di sicurezza e benessere fisico.

Futuro incerto per l’obbligatorietà

Per ora il suo utilizzo resta facoltativo, ma la FIA sta valutando se renderlo obbligatorio a partire dal 2026, soprattutto nelle gare caratterizzate da condizioni climatiche particolarmente difficili. In attesa di ulteriori test e miglioramenti tecnologici, il gilet refrigerante rappresenta una soluzione interessante ma ancora imperfetta, capace di offrire solo un sollievo temporaneo a chi affronta le temperature più proibitive del calendario di Formula 1.

Sezione: News / Data: Lun 06 ottobre 2025 alle 12:39
Autore: Francesco Franza
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