Alessandro Benetton, grande ex del mondo Formula 1, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport F1 per commentare la delicata fase che sta attraversando la Ferrari, offrendo una riflessione di respiro manageriale e umano più che tecnico. "Troppo difficile, dall’esterno, dire cosa serva davvero per cambiare. Io, al di là della parentesi in F1, sono tornato nel nostro gruppo con la voglia di portare discontinuità. Credo che, in certi momenti, il galateo imponga di non guardare nel piatto degli altri. Non voglio azzardare giudizi, non vivendo più da vicino questo mondo", ha spiegato Benetton, che ha voluto comunque sottolineare quanto il successo in Formula 1 dipenda da figure di forte ispirazione interna.

"La Ferrari tornò a vincere grazie a Michael Schumacher, un uomo che non era soltanto un grande pilota. Portò energia, rigore, capacità di contaminare positivamente gli altri con precisione e dedizione totale alla causa. Quell’atteggiamento divenne contagioso, e spinse tutto il team a crescere", ha ricordato Benetton, evocando il modello vincente dei primi anni Duemila.

L’imprenditore ha poi aggiunto un concetto chiave che va oltre lo sport: "Le aziende nei momenti di cambiamento devono saper identificare questi leader. Individui che fanno davvero la differenza, capaci di unire le persone e dare un senso comune allo sforzo collettivo".

Un pensiero che suona come un messaggio indiretto a Scuderia Ferrari HP, oggi in cerca di un punto di riferimento tecnico e umano per invertire una tendenza negativa che dura ormai da anni.

Sezione: News / Data: Dom 05 ottobre 2025 alle 17:42
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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