La stagione di Formula 1 entra nella fase in cui le gerarchie contano quanto la gestione degli uomini. In casa McLaren il tema è chiaro e dichiarato: niente corsie preferenziali, nessun pilota designato. Zak Brown ha ribadito pubblicamente la linea delle cosiddette “papaya rules”, un principio che accompagna il team da tempo ma che oggi assume un peso specifico maggiore, con due piloti giovani, veloci e sempre più affamati di risultati. La crescita tecnica della monoposto ha riportato Woking stabilmente al vertice, rendendo inevitabile il confronto interno.

Parità tecnica e libertà di competere

Secondo il CEO americano, la filosofia McLaren non è negoziabile: “Vogliamo che entrambi abbiano le stesse possibilità di lottare per il Mondiale, senza trattamenti speciali”. Un messaggio diretto che riguarda da vicino Lando Norris e Oscar Piastri, protagonisti di un duello sportivo che il team considera una risorsa, non un rischio. Brown ha sottolineato come anche dopo un successo si continui a rivedere ogni dettaglio: “Anche quando vinci, il giorno dopo analizzi cosa potevi fare meglio”. È una mentalità che riflette la cultura McLaren, dove il risultato non spegne l’autocritica e ogni gara diventa materiale di studio per affinare processi e decisioni.

Errori, analisi e crescita continua

Brown ha ricordato episodi emblematici, come una doppietta apparentemente perfetta, in realtà piena di margini di miglioramento: “Durante il debriefing avevamo individuato diverse situazioni gestite al limite, che avremmo potuto affrontare in modo più efficace”. È il cuore del metodo McLaren: evolversi senza stravolgere i principi. Anche quando arrivano errori o scelte discutibili, la risposta non cambia: “Nello sport non esiste la stagione perfetta, sbagli e impari, succede a tutti”. Un approccio che rafforza la fiducia interna e definisce una linea chiara: la McLaren corre per vincere, ma senza sacrificare l’equilibrio tra i suoi piloti.

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Sezione: News / Data: Mer 31 dicembre 2025 alle 13:40
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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