Il crollo prestazionale della Ferrari SF-25 di Charles Leclerc all’Hungaroring resta un mistero che la stampa specializzata sta provando a decifrare. Dopo una pole position entusiasmante e due stint competitivi, il pilota monegasco ha visto il proprio ritmo deteriorarsi di quasi due secondi al giro, chiudendo solo quarto dietro alle McLaren e alla Mercedes di Russell.

Secondo informazioni raccolte da F1-News.eu, l’ipotesi più accreditata riguarda un problema di altezza da terra e potenziale usura del pianale. Un concetto ripreso anche da Formula Passion, che ha individuato tre possibili cause tecniche del crollo Ferrari:

Danno al telaio: un impatto durante l’abbassamento della vettura dopo il secondo pit stop potrebbe aver provocato danni strutturali, anche se questa pista resta poco probabile.

Rischio di usura del pianale: la squadra potrebbe aver aumentato la pressione degli pneumatici per limitare i contatti col fondo, spingendo però le gomme fuori dalla finestra di funzionamento ideale.

Adeguamento regolamentare: una modifica obbligatoria alle pressioni per rispettare i controlli Pirelli post-gara. Questo spiegherebbe in parte i problemi, ma non del tutto il crollo da due secondi al giro lamentato da Leclerc.

Il team principal Frederic Vasseur ha confermato che la Ferrari analizzerà ogni dettaglio prima di ripresentarsi in pista dopo la pausa estiva. Intanto, il dibattito resta acceso: un crollo così improvviso non può essere archiviato senza risposte chiare, soprattutto in un Mondiale dove ogni decimo conta nella caccia a McLaren.

Segui su F1-News.eu tutti i retroscena Ferrari post Ungheria.

 
Sezione: News / Data: Lun 04 agosto 2025 alle 14:00
Autore: F1N Redazione
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