Nell’analisi di Mauro Coppini sul Corriere dello Sport, il Gran Premio d’Ungheria si trasforma in una tappa simbolica per l’intero Mondiale 2025. Un evento che non serve solo a decretare vincitori e vinti, ma a mantenere viva l’attenzione del pubblico in vista del lungo mese di pausa estiva. Perché, come sottolinea Coppini, il “circus deve continuare a parlare di sé anche quando il silenzio cala sulle piste”.

Secondo il giornalista, il livello esasperato di equilibrio tecnico rende imprevedibile ogni scenario: “Le vetture sono talmente complesse da non poter essere governate del tutto. Il confine tra bene e male è sottile e in costante mutamento”. È in questo contesto che si inserisce la parabola di Lewis Hamilton, un sette volte campione che sembra smarrito all’interno di una Ferrari ancora in cerca della propria identità.

Un “deserto” tecnico e mentale, lo definisce Coppini, in cui Hamilton vaga senza riferimenti chiari, mentre il team sembra incapace di aiutarlo a ritrovarsi. Il risultato è un paradosso: la squadra più iconica della Formula 1 fatica a comportarsi da vera squadra corse proprio mentre i rivali, su tutti McLaren, alzano l’asticella.

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Sezione: News / Data: Lun 04 agosto 2025 alle 10:28
Autore: F1N Redazione
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