Oscar Piastri guarda al Mondiale di Formula 1 2026 con uno spirito molto chiaro. Dopo essere stato leader del campionato fino al GP del Messico e aver visto sfumare il sogno nel finale, l’australiano non nasconde la voglia di riscatto. Intervenendo sul rapporto con Lando Norris e sugli obiettivi futuri, Piastri ha parlato apertamente di vendetta sportiva. Un messaggio diretto che chiarisce le ambizioni personali e quelle della McLaren.

Una stagione da leader e un finale che brucia ancora

Il 2025 di Oscar Piastri è stato molto più di una semplice stagione di crescita. Per lunghi mesi l’australiano ha guidato il mondiale, arrivando fino al Messico da leader della classifica in un contesto di pressione altissima. Essere in testa così a lungo significa avere ritmo, continuità e freddezza, ma il finale di stagione ha cambiato il racconto. Alcuni episodi chiave e un equilibrio interno delicato hanno tolto a Piastri la possibilità di giocarsi fino in fondo il titolo piloti. È proprio da lì che nasce il desiderio di rivalsa, non rabbia cieca, ma la consapevolezza di aver assaggiato qualcosa che ora vuole riprendersi.

Il rapporto con Norris e la convivenza da titolo

Nonostante la tensione inevitabile di una stagione vissuta al vertice, Piastri ha voluto chiarire subito il rapporto con Lando Norris. "È bravo, andiamo molto d’accordo e abbiamo lavorato bene insieme", ha spiegato, sottolineando come la collaborazione all’interno del team sia stata uno dei punti di forza della McLaren. Piastri non nasconde però l’ambizione, perché convivere bene non significa rinunciare a lottare. "Spero davvero che lotteremo insieme per i titoli molto di più nei prossimi anni", ha aggiunto, lasciando intendere che la sfida interna è destinata a diventare sempre più centrale. In una squadra che ora sa vincere, la gestione delle ambizioni personali sarà uno dei temi chiave del prossimo ciclo.

Vendetta sportiva e obiettivi chiari per il 2026

Il messaggio più forte arriva quando Piastri guarda avanti. "Io e la squadra faremo tutto il possibile per difendere il titolo costruttori e, personalmente, cercherò di vendicarmi di quanto accaduto quest’anno", ha dichiarato senza giri di parole. La vendetta, come sottolineato dallo stesso pilota, è esclusivamente sportiva, ed è il motore che spesso separa un grande talento da un campione completo. Piastri non parla di promesse o proclami, ma di lavoro e continuità. Dopo aver guidato il mondiale per buona parte della stagione, sa di poter stare stabilmente a quel livello. Il 2026, per lui, non sarà solo l’anno della conferma, ma quello in cui trasformare una ferita aperta in un punto di forza.

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Sezione: News / Data: Dom 28 dicembre 2025 alle 20:40
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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