È Natale 2025 e anche la Formula 1 si concede una pausa, ma nei pensieri dei piloti c’è già il Mondiale 2026. Sotto l’albero non ci sono trofei o contratti, ma desideri sportivi, rivincite, consacrazioni e occasioni irripetibili. E allora noi di F1-News.eu abbiamo voluto deliziarvi con una lettura di fantasia di questi momenti, provando a immaginare cosa vorrebbero scartare alcuni dei protagonisti del Circus. Dal campione del mondo in carica alle nuove scommesse, ognuno aspetta un regalo diverso. Alcuni chiedono una macchina vincente, altri solo una possibilità vera.
McLaren e Red Bull, conferme e sopravvivenza al vertice
In casa McLaren, il Natale ha il sapore della legittimazione definitiva. Lando Norris, fresco campione del mondo 2025, vorrebbe scartare sotto l’albero una sola cosa, la certezza che il 2026 lo confermi campione, non solo per i numeri ma anche per la percezione. Dopo un titolo discusso, Norris sogna un anno che spazzi via l’etichetta di campione immeritato e lo consacri come riferimento assoluto della categoria. Accanto a lui, Oscar Piastri chiede qualcosa di molto diverso, la possibilità di riscrivere una storia che nel finale del 2025 gli è sfuggita di mano tra episodi strani, strategie discutibili e occasioni mancate. Il suo regalo ideale è tornare quel pilota glaciale e devastante visto in quelle quattordici gare dell’anno, quando sembrava pronto a tutto. In casa Red Bull, Max Verstappen guarda avanti con la fame di sempre. Dopo una rimonta straordinaria ma senza titolo nel 2025, il suo desiderio è semplice e feroce, una Red Bull fortissima fin dall’inizio, non una macchina che diventa dominante solo a stagione inoltrata. Accanto a lui, Isack Hadjar spera di non diventare l’ennesimo compagno travolto. Il suo regalo non è battere Max, ma essere abbastanza forte da adattarsi al suo stile e sopravvivere tecnicamente e mentalmente in un box che divora chi non regge il ritmo.
Ferrari e Mercedes, sogni di titolo e leadership interne
Sotto l’albero di Charles Leclerc c’è un desiderio che vale più di qualsiasi contratto. Il monegasco non chiede necessariamente il titolo, ma una Ferrari che gli permetta davvero di lottare per il mondiale. Per lui sarebbe sufficiente sentire di avere finalmente tra le mani un progetto credibile, qualcosa per cui valga la pena restare e continuare a credere a Maranello. Accanto a lui, Lewis Hamilton sogna un regalo ancora più pesante, una Ferrari capace di portarlo all’ottavo titolo mondiale, quello che riscriverebbe definitivamente la storia. Per Hamilton, però, il pacchetto non è solo tecnico, serve anche ascolto, fiducia, la possibilità di incidere davvero sullo sviluppo. In Mercedes, George Russell desidera che il rinnovo firmato non sia solo una formalità, ma il riconoscimento pieno del suo ruolo di leader. Vuole essere il punto di riferimento tecnico e sportivo, senza ambiguità. Kimi Antonelli, invece, guarda al 2026 come alla prima vera consacrazione, battere il compagno di squadra. Dopo un debutto da rookie già molto solido, superare Russell significherebbe entrare definitivamente tra i grandi.
Aston Martin, Williams, Cadillac e Audi, sogni estremi e rivincite
In Aston Martin, Fernando Alonso vive un Natale carico di significati. Il suo desiderio è che Adrian Newey gli regali un’ultima possibilità vera, lottare fino in fondo in quello che potrebbe essere l’ultimo anno della sua carriera. A quarantacinque anni, chiudere con qualcosa di impensabile sarebbe il regalo più grande. Lance Stroll, invece, spera che l’incrocio tra nuovo regolamento e genio di Newey gli permetta finalmente di scrollarsi di dosso l’etichetta più pesante, quella di figlio di papà. In Williams, Carlos Sainz sogna una squadra definitivamente tornata grande dopo lo straordinario passo avanti del 2025. Per lui significherebbe prendersi una serie di rivincite personali che aspettano da anni. Alexander Albon, dal canto suo, vorrebbe tornare a lottare davvero con il compagno dopo una seconda metà di stagione troppo distante. In Cadillac, Valtteri Bottas chiede libertà, niente pressioni, niente ordini, solo la possibilità di stupire e divertirsi, dentro e fuori dal paddock. Sergio Perez ha un desiderio semplice e quasi poetico, battere Verstappen in un duello vero e finirgli davanti, anche solo una volta. Infine, in Audi, Mattia Binotto sogna il regalo più simbolico, battere la Ferrari e vincere prima di Frédéric Vasseur come team principal. Sarebbe una vittoria che andrebbe ben oltre la pista.
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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