Oscar Piastri ha chiuso il Mondiale di Formula 1 2025 al terzo posto, dopo una stagione che per 14 gare lo ha visto persino leader e a un passo dal sogno titolo. Il finale amaro non cancella però l’impatto che il pilota McLaren ha avuto in patria, dove la F1 si vive di notte, tra sveglie e caffè. Intervistato da Fox Sports, Piastri ha raccontato l’accoglienza al rientro a casa e il tipo di pressione che si è creato attorno a lui. Tra ironia e gratitudine, il messaggio è chiaro, il 2025 lo ha trasformato in un simbolo sportivo per l’Australia.

Terzo nel Mondiale F1 2025, la stagione che lo ha reso un leader

Il 2025 di Oscar Piastri è stato un romanzo a velocità altissima, iniziato con una prima parte di stagione da protagonista assoluto e chiuso con un finale che ha lasciato più di un rimpianto. Essere terzo in classifica dopo aver guidato il campionato per 14 gare significa aver toccato con mano il livello più alto, quello in cui ogni dettaglio diventa una sentenza. Piastri ha dimostrato di poter reggere la pressione da leader, di saper gestire weekend difficili e di avere quel mix di freddezza e precisione che in Formula 1 separa i buoni dai potenziali campioni. Il crollo nel finale, tra episodi e passaggi complicati, ha tolto la possibilità di giocarsi fino all’ultimo il mondiale, ma non ha cancellato la sensazione, il 2025 è stato l’anno in cui l’Australia ha iniziato a crederci davvero.

“Vi ho tenuti svegli la domenica”, la confessione che racconta un Paese

La parte più bella delle parole di Piastri è che non parla di tecnica, parla di persone. Al rientro in Australia, il pilota McLaren ha capito fino in fondo cosa significhi portarsi dietro le aspettative di un intero Paese. "Molte persone mi hanno detto che le ho tenute sveglie la domenica, ho scombussolato il sonno di parecchi", ha raccontato a Fox Sports ricordando il fuso orario che costringe gli australiani a vivere la Formula 1 nel cuore della notte. È un dettaglio che sembra piccolo, ma in realtà racconta tutto, la passione vera è quella che ti fa mettere la sveglia, ti fa perdere ore di sonno, ti fa trasformare una gara in un rito collettivo. E Piastri, nel 2025, è diventato esattamente questo, il motivo per cui valeva la pena restare svegli.

L’ironia di Piastri e la promessa implicita per la F1 2026

Piastri ha chiuso il pensiero con il suo stile, diretto ma mai teatrale. "Mi dispiace, ma non mi dispiace, è stato un anno fantastico", ha detto sorridendo, prima di ringraziare per il supporto ricevuto. In questa battuta c’è tutta la sua personalità, una calma quasi glaciale che in pista diventa forza, e fuori diventa un modo per restare con i piedi per terra anche quando il mondo ti guarda. Il ringraziamento finale è un abbraccio all’Australia e insieme un segnale, quello che ha vissuto nel 2025 non vuole che sia un picco isolato. Dopo una stagione da leader per metà campionato, la domanda che resta nell’aria è inevitabile, quanto sarà ancora più pericoloso Piastri nel 2026, quando tornerà in pista con l’esperienza di chi ha già sentito il mondiale tra le mani e non ha nessuna intenzione di lasciarlo scappare di nuovo.

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Sezione: News / Data: Sab 27 dicembre 2025 alle 20:40
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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