Lewis Hamilton prega per un 2026 migliore. Non nasconde la frustrazione per un 2025 da dimenticare con la Ferrari. Sesto in classifica piloti, 86 punti dietro Charles Leclerc, con una sola vittoria in Sprint a Shanghai e zero podi in gara. La Scuderia ha interrotto lo sviluppo della SF-25 a giugno, puntando tutto sul 2026, ma il calo di performance è stato brutale. Hamilton, al debutto in rosso, ha odiato le monoposto ad effetto suolo: “Non c'è una sola cosa che mi mancherà di queste auto”, ha sbottato ad Abu Dhabi.

Il settimo titolo sembrava un miraggio in una stagione dominata da McLaren, con Ferrari F1 relegata al ruolo di inseguitrice. Hamilton ha spinto il team principal Fred Vasseur a congelare il progetto attuale: “Non potevamo rischiare di perdere terreno sul nuovo regolamento, è una curva di apprendimento ripida per tutti”, ha raccontato il britannico. La decisione, presa ad aprile, ha evitato di sprecare risorse, ma ha lasciato la SF-25 senza aggiornamenti, con soli sette podi totali – tutti di Leclerc – e un crollo nel secondo semestre. Per Hamilton, queste macchine non premiano il suo stile: frenate tardive e sorpassi aggressivi, penalizzati dall'effetto suolo.

Nuove regole, nuova speranza

Il 2026 arriva come una manna: via l'effetto suolo, motori ibridi potenziati, ali semplificate e power unit da 1000 CV. Hamilton lo sa bene, ha vissuto rivoluzioni passate. Nel 2009 con McLaren fu un disastro iniziale, undicesimo dopo nove gare; poi arrivarono i sei titoli con Mercedes nel ciclo ibrido. “Pregando che il prossimo non sia peggio di questo”, ha confessato, paragonando l'attuale era al suo incubo personale dal 2022.[web:4][page:1] A 40 anni, vuole riscatto in rosso: “Ho sostenuto al 100% la scelta, era giusta. Non lottavamo per il mondiale”. La Ferrari, con Serra al timone del progetto 678, studia sospensioni rubate a McLaren e push-rod. Hamilton resta ottimista: il team non ha perso morale.

Effetto suolo, il vero nemico

Dal 2022, Hamilton ha vinto solo due GP su 105, lottando in qualifica dove le gomme posteriori surriscaldano. La Ferrari 2025 ha amplificato i problemi: sospensioni rivoluzionate ma fallimentari, adattamento lento per il neo-rosso. “È stato più duro mantenere le prestazioni iniziali”, ammette, ma difende Vasseur: “Tutti sono rimasti positivi, nessun impatto psicologico”. Contro McLaren dominante, Ferrari ha chiuso lontana in costruttori, ma il reset regolamentare livella il campo. Hamilton sogna il miracolo: una Rossa vincente per l'ottavo sigillo. Le simulazioni 2026 promettono grip da pista vecchia scuola, più adatta al suo talento.

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Sezione: News / Data: Sab 27 dicembre 2025 alle 15:40
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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