Max Verstappen ha ammesso alla BBC di aver avuto colloqui con Toto Wolff e Mercedes per il 2026, ma alla fine ha scelto di restare con Red Bull. Per mesi la trattativa ha paralizzato il mercato piloti, tenendo tutti col fiato sospeso. L’olandese spiega che non basta una macchina competitiva: conta il pacchetto completo, famiglia inclusa. Una rivelazione che chiude un capitolo rovente in F1.

Red Bull come una seconda famiglia per Max

Verstappen non ha girato intorno alla questione: "Per me non è questione solo di gareggiare in F1, serve che tutto combaci alla perfezione per pensare a un passaggio, tipo i progetti a lungo termine", ha raccontato alla BBC. Red Bull per lui è molto di più di un semplice team, "una vera famiglia adottiva, difficile da sostituire con un altro ambiente". L’olandese ha chiarito che un eventuale addio non si riduce a rincorrere una monoposto più veloce o un clima diverso: "Devo valutare l’intera traiettoria della mia carriera, dentro e fuori la pista, perché tutto si incastri senza forzature".

Il dialogo con Wolff è stato limpido e senza tensioni, ha precisato Max, confermando che "sì, abbiamo parlato, ma in modo schietto e cordiale, senza spingere oltre". Una smentita netta alle voci di pressing asfissiante, che per settimane avevano riempito colonne di giornali e social. In quel contesto, Mercedes cercava un colpo grosso per il post-2026, con Wolff che non nascondeva l’ammirazione per il campione olandese, ma Verstappen ha preferito la continuità.

Mercato piloti sbloccato, ora tocca al 2026

Questa uscita rilassa un domino che aveva bloccato mezzo circus: con Max blindato a Red Bull, gli altri top driver possono ridisegnare i loro piani senza l’ombra di un terremoto. Per Mercedes si riapre la caccia al secondo nome accanto a chi già c’è, mentre a Milton Keynes tirano un sospiro di sollievo dopo mesi di incertezze interne. Verstappen, del resto, ha sempre ribadito fedeltà al progetto che lo ha reso campione, anche quando le McLaren hanno dato filo da torcere in pista.

Ora lo sguardo va tutto sul 2026, con regolamenti nuovi e power unit da riscrivere. La confessione di Max arriva in un momento perfetto per spegnere i rumors e concentrarsi sulle ultime gare del 2025, dove Red Bull vuole riprendersi lo scettro dai rivali. Un capitolo chiuso che lascia comunque il sapore di un “cosa sarebbe stato se”, tipico del circus.

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Sezione: News / Data: Lun 29 dicembre 2025 alle 18:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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