Dopo quattro gare sembravamo aver imbroccato la via verso un altro mondiale noiose a tinte Red Bull e Max Verstappen. Invece no perché prima Ferrari, poi McLaren e poi anche Mercedes hanno saputo di mettere i bastoni tra le ruote di un team che si è impantanato arrovellandosi su sé stesso. Secondo quanto riportato da Autosport, nel quartier generale di Milton Keynes la Red Bull ha capito la radice dei suoi problemi. Per il direttore tecnico e nuovo custode dell'ingegneria Red Bull Pierre Waché, i guai nascono da una mancata correlazione tra i dati ottenuti in galleria del vento e quelli della pista: "Il fallimento nei risultati e nella performance è da imputare alla correlazione. La nostra galleria del vento è vecchia e visto che abbiamo vinto gli ultimi due mondiali abbiamo meno tempo a disposizione rispetto ai nostri avversari. In più i margini di miglioramento, dopo anni dello stesso regolamento, sono ridotti".

Sezione: News / Data: Mar 06 agosto 2024 alle 13:42
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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