I Test in Bahrain ci hanno dato il primo assaggio del mondiale 2021 di Formula 1, senza però svelare troppo le carte. Una Mercedes più in difficoltà del previsto, una Red Bull più pimpante e precisa del pulita e una McLaren che innova e consolida il lavoro fatto negli ultimi anni. Un centro griglia molto presente, folto e agguerrito in cui la Ferrari spera di emergere con le caratteristiche simili a quelle del 2019: tanta velocità sul giro secco e tanta difficoltà nel passo gara. Dopo le pagelle, torniamo anche con il nostro Power Ranking, una classificai che non rispecchierà quelle che sono le due classifiche mondiali, ma è una sorta di valore assoluto delle dieci scuderie e degli attuali rapporti di forza

1) Red Bull: Non possiamo esimerci dal mettere il team austriaco in prima posizione. Sia chiaro, per noi la Mercedes rimane favorita, ma la sensazione di precisione, performance e velocità trovata sin da subito dalla Red Bull ci ha colpito. Finalmente hanno due piloti in grado di poter battagliare sempre per le primissime posizioni e una quadra a livello di set-up già trovata, cosa non banale se si parla di Red Bull, solita a carburare lentamente. Max Verstappen ha forse la grande occasione per battagliare con Hamilton e questa ci sembra già una notizia inaspettata.

2) Mercedes: Si è nascosta chiaramente, quando ha messo giù cavalli la prestazione sia in qualifica che nel passo gara l’ha trovata, ma Lewis Hamilton non sembra proprio a suo agio con la nuova W12 con un nuovo fondo che ha spostato in maniera incisiva l’attenzione verso l’anteriore, rendendo il posteriore più ballerino. La scuderia anglo-tedesco ha fatto ironia sulle difficoltà trovate, ma il Bahrain ci ha mostrato come il mondiale potrebbe essere più aperto di quello che pensavamo e la colpa sembra di una Mercedes che si è messa in questa situazione da sola. Un’altra notizia che non ci aspettavamo.

3) McLaren: Come far crescere la propria scuderia in Formula 1? Andate a rivedere gli ultimi due anni della McLaren, studiateli, scriveteci un libro e troverete, forse, la formula magica. Per l’ennesima volta, si parla di Aston Martin e di Alonso, poi i più veloci sono loro. Diffusore unico, grande velocità sia con Ricciardo (da subito ambientato con la nuova monoposto) sia con l’ormai veterano Lando Norris. Prima erano loro a puntare il mirino sugli obiettivi, ora sono gli altri a mettere la McLaren nel mirino. Podi e, forse, una vittoria come obiettivi. No, non è esagerato.

4) Aston Martin: Per risorse economiche e tecniche (soprattutto per quell’aiuto che arriva sempre dalla Mercedes) l’Aston Martin sarebbe la favorita senza ombra di dubbio per il terzo posto. Invece, sono sempre lì a faticare. Problemi su problemi in questi test in Bahrain: idraulici, al cambio, fortunatamente non al motore, che si è dimostrato solido e il migliore in pista. Sebastian Vettel parla di vittorie, Lance Stroll è silenzioso e lavora a testa bassa. Il tedesco serve anche per attirare i riflettori e far lavorare il pupillo di casa. Vediamo, al momento sono rimandati.

5) Alpha Tauri: Se si dovessero assegnare dei punti ai test, l’Alpha Tauri sarebbe la scuderia con più punti portati a casa. Sorprendentemente veloci con entrambi i piloti, hanno stupito addirittura nell’ultima sessione con il secondo posto del rookie giapponese Yuki Tsunoda (con un trucchetto però). Il motore Honda sembra essere veloce e affidabile, il pacchetto creato a Faenza in inverno sembra essersi adattato bene alle caratteristiche di Pierre Gasly che vuole sbocciare definitivamente. Gran lavoro anche qui.

6) Ferrari: Essere nella seconda metà della griglia non è una cosa positiva, ma riassume bene il lavoro che devono fare a Maranello. Nessuna scorciatoia (almeno fino all’anno prossimo), nessun motore ritrovato può far riemergere dalla melma. La velocità sul rettilineo è tornata ed ha portato con sé un buon rendimento nel giro da qualifica, dove sia Sainz che Leclerc hanno mostrato le loro potenzialità e si dichiarano positivi (per la stagione eh). Potenzialità distrutte dal degrado gomme, così repentino e drastico da far deprimere tutta la tifoseria. Vedremo, c’è molto da lavorare.

7) Alpine: AAA cercasi Alpine. L’unico highlights degno di nota della nuova scuderia francese è quando Fernando Alonso ha deciso di sorpassare Lewis Hamilton. Per il resto neanche la regia internazionale li ha degnati di troppi sguardi, segno di un lavoro fatto in sordina, probabilmente nascondendo e mischiando anche le carte perchè Fernando Alonso non è tornato nella sua amata Renault per fare la stessa fine della McLaren. Quindi, bisogna rimboccarsi le maniche e capire cosa può essere questa Alpine.

8) Alfa Romeo: Le grandi sorprese dei test sono arrivati dai team Alpha e Alfa. Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi hanno sfruttato a pieno il nuovo motore Ferrari e il pacchetto Alfa è sembrato, a tratti, persino migliore di quello Ferrari. Un grande risultato per la scuderia italiana che lo scorso anno è stata affossata da un motore non all’altezza. Giovinazzi stra in forma, deve puntare a battere il finlandese per provare a confermare un posto in Formula 1 che mai come quest’anno sembra essere in pericolo.

9) Williams: Si vede proprio che il Covid che ci ha cambiato. Non solo una classifica senza Mercedes in testa, ma anche una senza Williams sul fondo. Gli effetti della pandemia sono anche questi. Scherzi a parte, il team inglese non più della famiglia Williams ha la livrea più figa e tamarra di tutto il paddock, ma ha anche trovato una maggiore solidità che potrebbe regalare maggiori soddisfazioni ad un George Russell relegato nei bassifondi, quando proprio in Bahrain pochi mesi fa ci ha dimostrato come sarebbe già pronto per essere lì, dove tutti vorrebbero essere.

10) Haas: Ultima parte e ultima rimarrà per tutta la stagione. Lo scettro Williams sarà del team mezzo americano e mezzo russo che ha già dichiarato che non svilupperà durante questa stagione per concentrarsi sul 2022. Mick Schumacher ha come abbreviazione MSC e noi siamo già contenti e potremmo metterlo in prima posizione, Nikita Mazepin si è dimostrato più veloce del compagno rookie tedesco. Perdere e perderemo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 16 marzo 2021 alle 09:54
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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