Il Gran Premio di Las Vegas è sempre stato pensato come uno show totale, ma per i tifosi europei gli orari non assomigliano a un evento sportivo, bensì a una maratona da notte fonda. Le sessioni del weekend 2025 parlano chiaro: prove libere tra l’una e mezza e le due e mezza del mattino, di nuovo in pista dalle cinque alle sei, e tutto questo per due giorni consecutivi. Il sabato notte, poi, si ripete la stessa liturgia e la gara parte addirittura alle cinque di domenica mattina. Un programma affascinante sotto le luci del Nevada, ma che per chi segue da casa rischia di trasformarsi in una sfida fisica non indifferente. Per non arrivare stravolti, ignorando ritmi e biologia, serve qualche accorgimento, un modo per vivere la tre giorni di f1 come un piccolo viaggio tra fuso orario e gestione dell’energia.

Preparare il corpo: micro-riposi e turni spezzati

Il primo errore da evitare è pensare di “resistere” restando svegli fino alle sessioni. Con due appuntamenti così ravvicinati, come l’una e mezza e le cinque del mattino, la strategia più efficace è dividere la notte in due turni. Un primo riposo tra le 22:00 e l’1:00 permette di arrivare lucidi alla prima sessione del weekend. Terminata la diretta, serve un nuovo blocco di sonno immediato, anche breve: dalle 02:45 fino alle 04:45 si accumulano quelle due ore scarse che fanno la differenza. Lo stesso schema si può ripetere in entrambe le giornate. Il corpo reagisce sorprendentemente bene ai cicli spezzati, purché programmati e non improvvisati. Chi avrà la possibilità di dormire un’ora aggiuntiva nel pomeriggio, durante il giorno, potrà arrivare al secondo turno con un margine di energia ulteriore. Il segreto è trattare il weekend come una trasferta mentale: non si subisce il fuso, lo si imita.

Come recuperare dopo la gara delle 5:00

La gara di domenica rappresenta il momento più impegnativo, perché si arriva al terzo giorno di sonno frammentato. Anche qui, la soluzione migliore è un breve riposo pre-gara, tra le 02:00 e le 04:30, per accumulare abbastanza lucidità da godersi la corsa senza crollare. Terminata la gara, il recupero non va lasciato al caso: un sonno pieno entro le 08:00 aiuta a resettare il ritmo circadiano, evitando il classico senso di sfasamento della giornata successiva. La colazione subito dopo il risveglio, insieme a una buona idratazione, facilita il rientro nei normali ritmi. Chiude il cerchio una regola semplice: non tentare di restare svegli tutto il giorno per “non sballare l’orario”. È molto più efficace concedersi un riposo profondo entro metà giornata, lasciando che il corpo ritrovi il proprio equilibrio prima di ripartire. Un weekend di f1 oggi così particolare può essere impegnativo, ma con qualche accortezza diventa un’esperienza da vivere con lucidità e senza arrivare esausti al lunedì.

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Sezione: News / Data: Mar 18 novembre 2025 alle 18:40
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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