Una stagione che si decide in partenza

Il 2025 ha evidenziato un problema profondo: la griglia è talmente compatta che spesso tutto si risolve allo scatto iniziale. Quindici vittorie su ventidue dalla pole lo dimostrano, e Las Vegas non ha fatto eccezione. Pur avendo perso la posizione su Verstappen, Norris si è ritrovato comunque in una corsa senza veri margini strategici, confermando quanto detto da George Russell: “Al momento è solo una gara fino alla prima curva”. Con sorpassi sempre complessi e un ritmo quasi identico tra le vetture, lo spazio per manovre tattiche reali tende a scomparire, rendendo ogni gara una copia della precedente.

Gomme più solide, ma meno corse vere

Il cuore del problema è l’evoluzione dei pneumatici Pirelli, ormai quasi immuni al graining. A Las Vegas, persino stint estremamente lunghi su mescola dura hanno mantenuto prestazioni elevate fino alla fine, come dimostra Antonelli, capace di segnare il suo miglior giro al 48° passaggio con coperture ormai esauste. Le mescole 2025, pensate per essere più stabili, hanno di fatto appiattito il delta tra gomma nuova e usata. Mario Isola lo ha spiegato chiaramente: “Quest’anno i piloti hanno potuto allungare gli stint senza preoccuparsi dell’usura”. Un progresso tecnico che però sottrae profondità strategica: se tutti possono spingere senza limiti, undercut e overcut perdono valore e l’unica sosta diventa inevitabile.

Tentazioni artificiali e la speranza riposta nel 2026

Le proposte di pit stop obbligatori non sembrano la soluzione: quando gli stint vengono accorciati forzatamente, i piloti spingono sempre al massimo e le differenze di degrado scompaiono, come accaduto in Qatar nel 2023. Anche lì, nonostante tre soste, la strategia fu quasi identica per tutti. La vera alternativa sarebbe una scelta più audace sulle mescole, con gomme più delicate e un degrado realmente influente, ma Pirelli deve muoversi tra sicurezza e reputazione. Per questo molti guardano al 2026, con nuove regole aerodinamiche e modalità di spinta riviste. Resta da capire se basterà: senza pneumatici che creino differenze reali, la Formula 1 rischia di rimanere intrappolata in un equilibrio che, invece di esaltare lo spettacolo, lo soffoca.

Sezione: News / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 16:03
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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