Lando Norris domina il Gran Premio del Messico, conquistando la leadership mondiale con una gara solida e strategica. Max Verstappen accorcia il distacco in classifica grazie a un podio che conferma la sua costanza. La lotta per il titolo si infiamma, come sottolineato da Luigi Perna nel suo editoriale per Gazzetta dello Sport.

"E i piloti sono ora racchiusi in trentasei punti, quando mancano appena quattro gare alla fine. Quello che sembrava un Mondiale dominato in modo schiacciante dalle McLaren si è trasformato in una corsa riaperta dal solito diavolo, Max Verstappen, capace di tenerlo vivo fino all’ultima bandiera a scacchi.

Il fuoriclasse della Red Bull ha recuperato ben 68 punti nei cinque GP recenti, e ieri in Messico avrebbe potuto limare ancora qualche lunghezza ai terribili “gemellini” Lando Norris e Oscar Piastri, se non si fosse imbattuto – nei tre giri conclusivi – nella tenacia di Charles Leclerc e in una “virtual safety car” che ha congelato la gara.

McLaren continua a dominare la scena ma i suoi piloti non smettono di sfidarsi, e Verstappen resta un’ombra ingombrante, coltivando l’idea di un clamoroso colpo di coda che varrebbe il quinto titolo consecutivo. Davanti, i due “papaya” si alternano al comando: a Città del Messico è stato il turno di Norris, scappato dalla pole verso una vittoria che lo riporta in cima con un solo punto di vantaggio su Piastri.

L’australiano sembra in difficoltà da Monza in poi, incapace di ritrovare la brillantezza di inizio stagione. Anche per questo Verstappen spera ancora di beffare entrambi, abituato a non sbagliare un colpo. Il Mondiale si prepara così a una volata da brivido, degna delle più leggendarie: come nel 2007 con Räikkönen o nel 2010 con Vettel, quando la lotta si decise all’ultimo metro."

Sezione: News / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 13:21
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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