Il 2026 si profila come l'anno della verità per la Ferrari, dopo un 2025 che ha lasciato l'amaro in bocca. La Scuderia di Maranello ha lottato con prestazioni altalenanti, lontana dalle attese di podi costanti e vittorie che i tifosi sognano da anni. Ora, con le nuove regole in arrivo, il team principal Frédéric Vasseur traccia la rotta per invertire la tendenza. Parlando ad Abu Dhabi, il francese ha ribadito che il focus resta sul progetto futuro, senza distrazioni per inseguire gli altri. "Il tempo dedicato al lavoro paga sempre", ha sottolineato, puntando dritto al nuovo motore e all'aerodinamica rivoluzionaria.

La Ferrari F1 entra in una fase delicata, dove ogni dettaglio conta. Vasseur sa bene che McLaren, Red Bull e forse Alpine stanno spingendo sull'acceleratore, ma rifiuta di speculare sulle gerarchie. "Non ha senso stare a indovinare chi è avanti. Lo vedremo solo in pista, magari a Barcellona o in Australia", ha dichiarato, enfatizzando lo sviluppo continuo. Il francese prevede una stagione lunga e imprevedibile, dove la capacità di evolvere rapidamente farà la differenza. Dopo Melbourne, nulla sarà deciso: sarà una battaglia su 24 gare, con aggiornamenti che ribalteranno tutto.

Lo sviluppo come arma vincente

Per la Rossa, il progetto 2026 è tutto. Vasseur insiste sulla necessità di massimizzare ogni risorsa, senza sprecare energie in paragoni inutili. "Più ci concentriamo sul nostro percorso, più spingiamo i limiti, meglio otterremo. Non so se gli altri siano più avanti, nessuno lo sa davvero", ha aggiunto. Questo approccio pragmatico riflette la mentalità del team: Maranello lavora in silenzio, con ingegneri chini su simulazioni e dati. Le novità regolamentari – power unit ibride più efficienti, ali semplificate – premiano chi innova senza pause. Ferrari, con la sua storia, ha le carte in regola, ma deve accelerare.

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Sezione: News / Data: Gio 11 dicembre 2025 alle 11:11
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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