Ai microfoni del magazine austriaco Kleine Zeitung, Helmut Marko ha finalmente rotto il silenzio sull’improvviso addio a Red Bull, facendo chiarezza sulle motivazioni che lo hanno spinto a lasciare un ruolo chiave nell’ambito della squadra campione del mondo. Il consulente di lungo corso ha spiegato di aver preso la decisione da solo, dopo un’annata che per lui si è conclusa con tanta delusione.

La delusione del mondiale e la decisione di lasciare
“Quest’anno solo io e Gianpiero Lambiase abbiamo continuato a credere nel titolo di Max,” ha raccontato Marko, ricordando l’entusiasmo e l’impegno messi nel progetto. Tuttavia, la sconfitta finale ha avuto un impatto pesante: “Questa delusione è stata la scintilla per capire che era il momento giusto per fare un passo indietro.” La decisione è stata annunciata lunedì scorso a Dubai, confermando la volontà di mantenere un rapporto positivo con la Red Bull, senza lasciare alcun strascico o confusione interna.

Nessuna fretta per il sostituto e replica alle indiscrezioni
Marko ha poi precisato che la scelta del suo successore è un compito che spetta esclusivamente alla squadra, la quale non ha alcuna fretta di decidere e valuterà con attenzione la migliore opzione. Nel frattempo, ha voluto tagliare corto sulle voci insistenti riguardo suoi ipotetici contatti con altri team e il presunto caso Dunne come causa della separazione. “Non prendo in considerazione nessun altro team, sono solo fantasie senza alcun fondamento, alimentate soprattutto dalla stampa britannica,” ha dichiarato senza mezzi termini.

Con questa intervista, Helmut Marko chiude un capitolo importante della sua carriera, ma senza rinunciare a seguire da vicino le sorti di Red Bull, pronta a guardare avanti con nuove energie e prospettive.

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Sezione: News / Data: Mer 10 dicembre 2025 alle 22:40
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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