James Hunt e Niki Lauda. Una rivalità che definì una buona parte degli anni '70 e che polarizzò tifo e opinione pubblica di quei tempi. Lo spettacolare e fascinoso Hunt contro il taciturno e riservato Lauda. Due stili di guida diversi, entrambi vincenti. Così vincenti da essere immortalati in un film, Rush, con Chris Hemsworth nei panni del pilota inglese e Daniel Bruhl nei panni di Lauda. Intervistato stamattina a Sky Sport 24, Carlo Vanzini ricorda e celebra la grandezza di Lauda nel suo ritiro a Fuji nel 1976, ritiro che consegnò il titolo mondiale al rivale: "Durante il gran premio di Nurburgring, avevo cinque anni e mio padre mi disse che Niki Lauda era morto. Dopo quarantadue giorni di ricovero e recupero, si ripresentò in pista a Fuji con il problema quasi insormontabile di infilare il casco. La pelle bruciata che cadeva, la sofferenza che provava in quei momenti. Questo dà la forza di quest'uomo. La sua grandezza nel 76 fu quella di tornare e all'ultima gara a Fuji, sotto il dilvuio non c'erano le condizioni per gareggiare e si fermò, rinunciò alla clamorosa rincorsa al titolo modniale, dall'incidente, per una sua scelta. Per mettere il punto esclamativo su una Formula 1 che mandava a morire i piloti."

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Sezione: News / Data: Mar 21 maggio 2019 alle 15:25
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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