Il debutto di Cadillac in Formula 1 era stato accompagnato da grandi aspettative: in molti immaginavano un pilota statunitense al volante o il ritorno di Mick Schumacher. La scuderia americana, invece, ha sorpreso scegliendo Valtteri Bottas e Sergio Perez, una decisione che a prima vista può sembrare conservativa ma che in realtà risponde a precise valutazioni tecniche, sportive e commerciali.

Tra i possibili candidati erano circolati i nomi di Franco Colapinto, Jack Doohan, Felipe Drugovich, Frederik Vesti, Guanyu Zhou e dello stesso Schumacher. Tuttavia, come chiarito dal team principal Graeme Lowdon, non esisteva mai stata una vera lista ufficiale, bensì una valutazione complessiva del mercato. La scelta è caduta su due profili esperti: Bottas e Perez sono considerati piloti affidabili, capaci di gestire la pressione e portare risultati concreti, qualità ritenute essenziali in una fase di avvio del progetto.

Il CEO Dan Towriss ha spiegato che sono state analizzate in dettaglio le prestazioni di Bottas negli anni recenti e le difficoltà incontrate da Perez alla Red Bull. Nonostante i momenti complessi, entrambi hanno dimostrato solidità, coerenza e la capacità di garantire continuità. A livello commerciale, la presenza di Perez rafforza l’appeal sul mercato latinoamericano, mentre Bottas contribuisce a consolidare l’immagine internazionale del team. Towriss ha però sottolineato che l’esperienza è stata il vero fattore decisivo.

Resta aperta la questione del pilota americano. Jak Crawford, oggi in Formula 2, sembrava il candidato più logico, ma Cadillac ha preferito non correre il rischio di bruciare un giovane in un contesto incerto. Alternative come Alex Palou e Pato O’Ward, protagonisti in IndyCar, non sono apparse realistiche: Palou ha dichiarato di non essere più attratto dalla Formula 1, mentre O’Ward non ha mai avuto un reale programma di test.

La decisione di Cadillac, dunque, è frutto di un approccio pragmatico. La scuderia ha puntato su due piloti esperti e mediaticamente forti per dare solidità a un progetto che avrà bisogno di tempo per crescere. Un rischio calcolato, che lascia per ora gli Stati Uniti senza un rappresentante in Formula 1 ma che potrebbe garantire basi più sicure per il futuro.

Sezione: News / Data: Gio 28 agosto 2025 alle 07:00
Autore: Francesco Franza
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