Nel fine settimana del GP di Las Vegas c’è stato un volto inatteso tra gli intervistati della Formula 1: Sergio Pérez. Il messicano, che tornerà stabilmente in griglia nel 2026 con il progetto Cadillac, ha raccontato un percorso personale complesso e profondo, segnato dall’uscita traumatica dalla Red Bull e da una lenta riscoperta dell’amore per lo sport. Un ritorno maturato anche grazie a un test particolare: qualche settimana fa Pérez ha guidato a Imola una Ferrari SF 23 interamente nera, un run dedicato a riallinearsi alle procedure e riabituarsi alla vita di un team nuovo, che debutterà ufficialmente nel Mondiale.

Pérez: “Quando esci dal sistema, capisci quanto la F1 ti manca”

Checo ha raccontato con grande sincerità come la pausa forzata dopo la fine del 2024 gli abbia cambiato prospettiva: "Ti ritrovi quasi in modalità automatica, fai tutto senza rendertene conto. Quando però sei costretto a fermarti, capisci tante cose. Vedi lo sport con occhi diversi." Parole che rivelano un distacco emotivo profondo, vissuto soprattutto negli ultimi mesi della collaborazione con la Red Bull, un periodo che lo stesso Pérez descrive come il più pesante della sua carriera. "Gli ultimi sei mesi alla Red Bull sono stati durissimi sotto ogni aspetto. Ero diventato il bersaglio di ogni errore, sentivo di perdere motivazione. Non potevo permettere che accadesse perché questo sport mi ha dato tutto." Una frattura evidente, lacerata dalle prestazioni altalenanti del 2024 e dalla crescente pressione interna, fino alla separazione definitiva a fine stagione.

“La F1 mi mancava davvero”: così nasce il ritorno con Cadillac

Dopo settimane di silenzio, Pérez ha iniziato a rendersi conto che la Formula 1 non era un capitolo chiuso. "All’inizio i primi due mesi lontano dal paddock sono stati bellissimi. Ma continuavo a guardare le gare, a svegliarmi per seguirle. Parlando con amici nel paddock, capivo che mi mancava più di quanto pensassi." Il vero punto di svolta è arrivato quando sono iniziate le conversazioni con Cadillac, attratta dalla sua esperienza e dalla sua figura centrale per il motorsport messicano. "Quando abbiamo iniziato a parlare con Cadillac, ho sentito di nuovo quella passione che pensavo di aver perso. Mi sono reso conto che avevo ancora qualcosa dentro di me." Un percorso che lo ha portato anche a salire su una SF 23 completamente nera a Imola, un test privato senza colori né riferimenti pubblici, utile per riprendere ritmo e accumulare sensazioni importanti in vista di un progetto tecnico tutto da costruire. Il ritorno che si prepara a vivere nel 2026 non è quindi una semplice continuazione di carriera, ma un modo per chiudere nel modo giusto una storia ancora aperta. "Il giorno in cui mi ritirerò voglio farlo col sorriso e con rispetto. La F1 mi ha dato tutto." Pérez è tornato: non per nostalgia, ma perché ha ritrovato se stesso, e la sua nuova avventura con Cadillac promette di essere uno dei temi più affascinanti della f1 oggi.

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Sezione: News / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 19:00
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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