Il team radio che fa scoppiare Marko a ridere

Nel frastuono di Las Vegas, Helmut Marko ha ammesso di essersi divertito ascoltando la McLaren spronare Norris con il celebre “Puntiamo su Max”. A suo avviso è stato il momento più esilarante dell’intera serata. Verstappen, già saldo al comando dopo aver messo sotto pressione Norris alla prima curva e averlo spinto largo, aveva lasciato intuire fin dall’inizio chi dettasse il ritmo. Russell aveva provato a tenerlo a vista nel primo stint, ma la gestione impeccabile delle gomme ha permesso al campione olandese di allungare la finestra fino al giro 25 senza mai perdere brillantezza. Un dettaglio che, secondo Marko, ha evidenziato “la sicurezza e la facilità” con cui Max ha interpretato la gara.

L’assalto mancato e la dimostrazione di forza

Nella seconda parte di gara Norris ha ritrovato consistenza, superando Russell a sedici giri dalla fine. Proprio in quell’istante è arrivato il messaggio destinato a far sorridere Marko. Ma quando alla Red Bull hanno comunicato l’intenzione della McLaren, Verstappen ha risposto come solo lui sa fare: giri veloci in sequenza, margine che cresce e qualsiasi speranza avversaria che svanisce. Norris, nonostante un buono spunto iniziale, non ha trovato modo di ricucire, mentre Verstappen ha trasformato la pressione in una dichiarazione di superiorità. Alla fine, oltre venti secondi di distacco e il tutto senza apparente sforzo. Come ha osservato l’austriaco, Max ha girato “semplicemente per chiarire la situazione”.

Un mondiale riaperto e una Red Bull ritrovata

Laurent Mekies ha rimarcato come Verstappen avesse ancora margine in tasca, sempre pronto a rispondere a ogni richiesta del muretto. Gli aggiornamenti introdotti a Monza hanno cambiato volto alla Red Bull: quattro vittorie nelle ultime sette gare, una rincorsa che sembrava impossibile dopo il dominio iniziale della McLaren. Con la doppia squalifica del team inglese e una classifica che vede Max a 24 punti da Norris, il mondiale è tornato incandescente. A due gare dalla fine, il messaggio radio che voleva intimidire il leader della Red Bull è diventato quasi un simbolo: più che un annuncio di battaglia, la prova involontaria della forza di chi era dall’altra parte della radio.

Sezione: News / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 15:05
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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