La Formula 1 ha registrato una crescita economica significativa negli ultimi anni, con ricavi complessivi che nel 2024 hanno superato i 3,4 miliardi di dollari. Questo boom ha portato ricchezza ai team, con pagamenti per oltre 1,3 miliardi distribuiti tra le squadre. Tuttavia, secondo Lewis Hamilton, questa ricchezza non è stata equamente distribuita tra tutti i dipendenti, i cui stipendi rimangono bloccati, evidenziando una disparità interna non risolta nonostante il boom finanziario della F1. Ai begli di RBTV ha parlato così. 

"Il mondo sta attraversando tempi difficili. So che non posso trasformare tutto, ma cerco di lasciare un segno positivo. La nuova generazione farà la sua parte e io voglio esserci per aiutarla, se lo vorrà. Ho visto e vissuto moltissime esperienze e penso che anche la Formula 1 debba progredire. Attualmente i piloti sono legati da contratti che impediscono anche solo di dialogare con altri team. La F1 è cresciuta molto, passando da 700 milioni a oltre 3 miliardi di ricavi, ma questa crescita non è arrivata a tutti i lavoratori e non si riflette sugli stipendi. C’è ancora poca diversità nel paddock: su questo dobbiamo continuare a lavorare. Proprio come Niki Lauda in passato spinse per la sicurezza, oggi serve migliorare l’accesso allo sport e creare più possibilità per tutti. Quando corriamo in giro per il mondo, dovremmo evitare di lasciare disordine: servono sistemi migliori di riciclo e riduzione degli sprechi. Ogni weekend troppo cibo finisce buttato, mentre molte persone soffrono la fame. La collaborazione con le banche alimentari e altre iniziative possono fare davvero la differenza. C’è ancora tanto da fare per migliorare, anno dopo anno.»"

Sezione: News / Data: Mar 29 luglio 2025 alle 13:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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