Kimi Antonelli ha fatto parlare di sé anche lontano dai riflettori della Formula 1, presentandosi al Kartodromo di Daytona a Milton Keynes sotto falso nome e firmando una prestazione clamorosa. Con lo pseudonimo di Henry Shovlin, il pilota bolognese ha girato sul bagnato rifilando circa cinque secondi al riferimento di Alexander Albon, lasciando tutti senza parole una volta tolto il casco.

Un nome qualunque e una prestazione fuori scala

Nel pomeriggio di ieri al Kartodromo di Daytona Milton Keynes si è presentato un ragazzo come tanti, iscritto con il nome di Henry Shovlin. Nessun clamore, nessuna attenzione particolare, solo un giovane pronto a scendere in pista per una sessione di kart. Le condizioni erano tutt’altro che semplici, con l’asfalto bagnato che rendeva il tracciato scivoloso e tecnico, ideale per mettere alla prova sensibilità e controllo. Fin dai primi giri, però, è apparso chiaro che quel ragazzo aveva qualcosa di speciale. Il cronometro ha iniziato a segnare riferimenti nettamente più bassi rispetto a quelli abituali, fino a fermarsi su un sorprendente 1:24.5, un tempo che sul bagnato ha immediatamente attirato l’attenzione degli addetti ai lavori presenti. Solo dopo la sessione è arrivato il colpo di scena, Henry Shovlin si è tolto il casco e ha rivelato la sua vera identità, dietro quel nome si nascondeva Kimi Antonelli.

Il confronto diretto con Albon e il dato che impressiona

Il valore reale della prestazione emerge dal confronto con i tempi già registrati sulla stessa pista. Il riferimento di Alexander Albon, pilota affermato in Formula 1, è stato letteralmente demolito. Antonelli ha migliorato quel tempo di circa cinque secondi in condizioni di bagnato, un margine enorme che va oltre la semplice differenza di giornata o di assetto. Su una pista corta e tecnica come Daytona Milton Keynes, distacchi di questo tipo raccontano una superiorità netta in termini di sensibilità, gestione del grip e capacità di adattamento alle condizioni difficili. 

Un segnale forte sul talento naturale di Antonelli

L’episodio di Milton Keynes si inserisce in un quadro più ampio che racconta perché Kimi Antonelli sia considerato uno dei prospetti più interessanti del panorama mondiale. Presentarsi sotto pseudonimo, senza pressioni e senza aspettative esterne, e poi dominare in condizioni difficili contro riferimenti di altissimo livello, è qualcosa che va oltre il semplice aneddoto. Bravo Kimi, un ottimo post-season Mercedes.

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Sezione: News / Data: Dom 14 dicembre 2025 alle 22:00
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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