Il difficile adattamento di Lewis Hamilton alle monoposto con effetto suolo continua a far discutere. Dopo la teoria di Toto Wolff, secondo cui lo stile di guida del sette volte campione non sarebbe adatto a queste vetture, è arrivata la netta smentita di Fred Vasseur. Il team principal Ferrari ha spiegato a PlanetF1 che le difficoltà di Lewis non sono tanto tecniche, quanto legate all’enorme cambiamento di ambiente vissuto dopo 18 anni consecutivi in squadre inglesi tra McLaren e Mercedes. Solo da poche gare, Hamilton sembra aver iniziato a ritrovare il ritmo all’interno dell’universo Ferrari.

Vasseur ha sottolineato come “circostanze particolari” abbiano spesso penalizzato Hamilton nel 2025, più che incompatibilità di stile di guida con l’effetto suolo: basti pensare che in alcune qualifiche il gap con Leclerc è stato insignificante (un decimo a Budapest, appena 15 millesimi in Q2). Anche la gestione del fenomeno bouncing è migliorata rispetto ai primi tempi Mercedes, e secondo il manager francese la vera differenza l’ha fatta il lungo periodo di adattamento. “Sottovalutavamo il passaggio di un pilota che per 18 anni ha avuto tutto costante: inglese, ambiente motore, metodo di lavoro. Per Hamilton l’impatto ambientale è stato enorme, molto più complesso di quanto ci aspettassimo.”

Da Montreal in avanti, però, Hamilton avrebbe imboccato la strada giusta: Vasseur stesso ammette che ormai la fase di rodaggio è completata e che la crescita è costante gara dopo gara. L’esperienza Mercedes e McLaren aveva reso Lewis “meno abituato a reinventarsi” rispetto a colleghi come Sainz, più inclini ai cambi di squadra. L’adattamento all'ambiente, più che alle regole tecniche, sembra quindi la vera chiave per spiegare le difficoltà di Hamilton in questa nuova era Ferrari, lasciando sperare in un finale di stagione in netta ripresa.

 
Sezione: News / Data: Mar 19 agosto 2025 alle 11:11
Autore: F1N Redazione
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