Le FP2 del GP d’Ungheria hanno evidenziato un momento di forte difficoltà per Red Bull, costretta a fare i conti non solo con un bilanciamento precario ma anche con preoccupazioni tecniche emerse nel corso della sessione. A circa 40 minuti dalla fine, Yuki Tsunoda e Max Verstappen hanno lamentato via radio una mancanza di grip diffusa, descrivendo la RB21 come “così disordinata da sembrare ingestibile” e “simile a guidare sul ghiaccio”. Sintomi che fotografano una monoposto difficile da tenere in traiettoria, specialmente sulle curve lente e nei rapidi cambi di direzione tipici dell’Hungaroring.

La sessione è stata segnata anche da un’attività frenetica ai box: i meccanici Red Bull hanno lavorato a lungo sul sistema di raffreddamento dei freni anteriori, modificando i condotti e applicando la vernice flow-vis per monitorare i flussi aerodinamici. “Abbiamo visto interventi mirati sul raffreddamento del condotto del freno anteriore, con entrambi i piloti che sono usciti in pista coperti dalla flow-vis”, hanno spiegato gli inviati di Sky UK. Questo tipo di analisi è solitamente riservato a momenti di verifica tecnica profonda, segno che la squadra sta indagando su potenziali problemi di efficienza o su un’interazione anomala tra impianto frenante e carico aerodinamico, che potrebbe influenzare anche la stabilità generale della monoposto.

Il quadro che emerge è quello di una Red Bull alla ricerca di risposte rapide in un campionato in cui la McLaren detta il ritmo e Ferrari e Mercedes sono in piena lotta per il secondo posto costruttori. Il gap prestazionale non sembra irrecuperabile – i dati indicano circa due decimi in gara – ma la mancanza di costanza e i problemi di bilanciamento complicano la preparazione in vista delle qualifiche. Al netto del solito "coniglio dal cilindro" che può estrarre Verstappen. 

 
Sezione: News / Data: Ven 01 agosto 2025 alle 17:31
Autore: F1N Redazione
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