Il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari ha acceso enormi aspettative tra i tifosi del Cavallino, ma i primi mesi non sono stati semplici per il sette volte campione del mondo. Secondo il suo ex team principal in Mercedes, Toto Wolff, ci sono diversi motivi, tre in particolare, dietro questo avvio complicato.

Intervenuto nel podcast "Hot Pursuit" di Bloomberg, Wolff ha sottolineato come l’inglese non abbia improvvisamente dimenticato come si guida una monoposto: “Lewis non ha certo disimparato a essere veloce. Nel 2021 era eccezionale. È stato il cambio regolamentare a complicare le cose, ma il livello delle sue prestazioni è rimasto comunque elevato”.

 

L’austriaco ha poi aggiunto che il semplice cambio di scuderia non può spiegare del tutto il rallentamento di Hamilton: “Quando cambi team non perdi il tuo talento. Ma hai bisogno di tempo per abituarti: la macchina ha un comportamento diverso, il modo di lavorare è diverso, e devi costruire una relazione con ingegneri completamente nuovi”.

Secondo Wolff, la Ferrari ha una sua identità molto forte e profondamente italiana, che richiede al nuovo arrivato un processo di integrazione: “Lewis si è ritrovato in un ambiente completamente nuovo, in una squadra dal DNA tutto italiano, mentre lui è un britannico che arriva dall’esterno. Serve tempo per creare la giusta sintonia”.

Wolff ha poi evidenziato un tratto ricorrente nelle stagioni di Hamilton: “Di solito Lewis ha bisogno di trovare il suo ritmo nelle prime gare, ma nella seconda parte dell’anno è sempre stato devastante. È una costante della sua carriera”.

Infine, un avvertimento chiaro a chi già lo dà per finito: “Mai sottovalutare Lewis Hamilton”.

Per il team di Maranello e per il campione britannico, l’obiettivo ora è trasformare questa fase di transizione in una piattaforma solida per il futuro. E magari, già dal 2026, tornare a lottare per il titolo.

Sezione: News / Data: Dom 22 giugno 2025 alle 12:00
Autore: F1N Redazione
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