Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, ha dichiarato che non c'è spazio per un dodicesimo team sulla griglia, sottolineando che l'ingresso di Cadillac previsto per il 2026 come undicesimo team rappresenta un equilibrio ottimale per il campionato. 

Ecco le parole di Domenicali:

Valuteremo solo un’offerta di grande rilevanza perché penso che siamo già arrivati a un punto in cui non c’è più spazio: dal punto di vista logistico siamo al limite“, ha avvisato l’imolese. “Vedo un grande interesse da parte di fondi e investitori che cercano di acquistare i team attuali, perché il valore di una squadra sta crescendo in modo esponenziale e quindi aumenta anche l’interesse finanziario ad investire in F1. Lo vediamo in prima persona perché riceviamo molte richieste, e lo stesso accade alle squadre. Ma proprio per questo motivo dobbiamo essere prudenti e proteggere il valore di ciò che abbiamo costruito“.

Domenicali deve fare gli interessi economici di Liberty Media e dei team, e anche con Andretti ha chiuso le porte fin quando è entrata in gioco General Motors (e si è defilato Michael Andretti): “Abbiamo sempre detto che per Liberty Media era fondamentale avere un progetto di qualità da valutare nel medio e lungo termine. Quando abbiamo ricevuto il progetto Andretti, la nostra opinione era negativa, non vedevamo nel progetto la sostanza necessaria. Quando è arrivata General Motors abbiamo visto un investimento significativo con un piano decennale e abbiamo immediatamente espresso parere favorevole, perché crediamo che in questo caso il progetto possa apportare un valore aggiunto al sistema“.

La Formula 1 è restia all'idea di tornare a 12 team, perché ciò comporterebbe una nuova divisione dei ricavi: con un team in più, le “fette” disponibili per ciascuno diventerebbero inevitabilmente più piccole. Tuttavia, lo stesso manager imolese ammette che potrebbe rivedere la sua posizione di fronte a un’offerta irrinunciabile.

Sezione: News / Data: Mer 10 settembre 2025 alle 15:25
Autore: Leonardo Adamo
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