La notizia della morte di Roscoe, il fedele bulldog di Lewis Hamilton, ha commosso l’intero mondo della Formula 1. Il pilota della Ferrari ha condiviso sui social il dolore per la scomparsa del suo compagno di vita a quattro zampe, spentosi a 12 anni per complicazioni legate a una polmonite. Un annuncio che ha scatenato una valanga di messaggi di solidarietà, non solo da parte dei tifosi ma anche di volti noti dello spettacolo. Tra questi, a sorprendere è stato Jeremy Clarkson, volto storico della televisione britannica e spesso critico nei confronti di Hamilton, che ha scelto di mettere da parte ogni differenza per esprimere la sua vicinanza in un momento così delicato. La notizia ha rapidamente fatto il giro del web, amplificando l’emozione e il ricordo di un cane che era diventato un vero e proprio simbolo per i fan del sette volte campione del mondo.

Nel corso degli anni Roscoe aveva acquisito una popolarità sorprendente, diventando una presenza fissa nei paddock e sui profili social del pilota britannico. Hamilton lo aveva portato con sé in numerose trasferte e lo aveva persino trasformato in un compagno di allenamenti, raccontando spesso aneddoti che ne avevano reso celebre il carattere affettuoso. La perdita, annunciata direttamente dall’asso di Stevenage, ha scosso profondamente chi conosceva quel legame speciale. Clarkson, noto per il suo stile diretto e ironico, ha invece scelto una linea sobria e compassionevole: "Mi addolora sapere di questa perdita, vivere un momento del genere è davvero difficile". Una frase semplice ma che ha assunto un valore enorme, proprio perché proveniente da una figura che in passato non aveva risparmiato critiche al campione della Ferrari. Un gesto che ha dimostrato come, di fronte a vicende personali così dolorose, possano cadere persino le barriere più solide.

Il lutto di Hamilton ha riaperto il tema del rapporto dei piloti con i propri animali domestici, spesso visti come parte integrante della famiglia e non semplici compagni. Per il britannico, Roscoe non era soltanto un cane ma una presenza costante, capace di offrirgli conforto nei momenti più complessi della carriera. Non a caso i messaggi ricevuti dal pilota hanno sottolineato proprio la profondità di quel legame, con molti tifosi che hanno voluto ricordare episodi condivisi attraverso le immagini postate dallo stesso Hamilton negli anni. Il messaggio di Clarkson, giunto inaspettato, ha aggiunto un ulteriore strato emotivo alla vicenda: l’ennesima dimostrazione di come la comunità della Formula 1 sappia stringersi attorno a uno dei suoi protagonisti anche oltre le rivalità, riconoscendo la fragilità e l’umanità che si celano dietro al casco e ai trionfi in pista.

 
Sezione: News / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 21:57
Autore: F1N Redazione
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