Intervistato da Racer, Graeme Lowdon, team principal di Cadillac, ha espresso una visione schietta e ambiziosa sul progetto della squadra americana in vista della stagione 2026. La prima certezza è l’incertezza generale che regna sulla griglia, con difficoltà a prevedere sviluppi specifici. “Non è possibile sapere dove saremo il prossimo anno, e se qualcuno lo sapesse... starebbe inventando,” ha ammesso Lowdon.

Un progetto con obiettivi chiari

Nonostante questo, la squadra ha definito obiettivi precisi e un piano di sviluppo solido, sostenuto da risorse finanziarie, tecnologiche e una visione ben strutturata. “Le nostre ambizioni sono senza limiti. Indipendentemente da dove partiremo, vogliamo rispettare il budget cap e puntare a un’evoluzione costante del progetto,” ha spiegato il team principal. L’ambizione di Cadillac non è solo quella di partecipare, ma di costruire una squadra competitiva e solida nel tempo, partendo dall’assunzione di personale valido e dalla creazione di un’organizzazione efficiente.

Rispettare i rivali, ma puntare in alto

Lowdon ha sottolineato l’immenso rispetto verso le squadre veterane della Formula 1, riconoscendo le difficoltà che un nuovo team deve affrontare. Tuttavia, ha ribadito che l’intento di Cadillac non è solo quello di inseguire, ma di diventare un competitor di primo piano. “Siamo qui per cercare di costruire un futuro di successo per Cadillac in F1, non solo per seguire gli altri,” ha concluso con determinazione. Il 2026 pertanto sarà un anno chiave per questa nuova realtà che si prepara a lasciare il segno nel grande circus.

Parole chiave: f1 news, ferrari f1, f1, f1 formula 1, f1 oggi, Cadillac F1, Graeme Lowdon, 2026 Formula 1

[1](https://www.f1-news.eu)

Sezione: News / Data: Mer 26 novembre 2025 alle 09:57
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
vedi letture
Paolo Mutarelli
autore
Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
Print