Andrea Kimi Antonelli ha chiuso il GP del Brasile con un secondo posto che vale quasi come una vittoria, dopo un fine settimana di grande spessore tra qualifica, Sprint Race e gara. Al fianco di Sky Sport Italia, Vicky Piria ha definito la gara di Antonelli “un’esperienza emotivamente da brividi”. Per un ragazzo di soli diciannove anni, partire dalla prima fila e gestire la pressione di un campione come Max Verstappen rappresenta un banco di prova enorme, superato con una determinazione straordinaria.

La maturità di un giovane pilota

Piria ha raccontato anche un lato umano importante di Antonelli. “Prima della partenza si vedeva la tensione in lui, un mix di emozione e adrenalina. La partenza non è stata perfetta, così come la ripartenza, ma quando è stato il momento di resistere agli attacchi di Verstappen ha dimostrato una freddezza fuori dal comune”. Un segnale di crescita che va ben oltre la performance in pista. Inoltre, il rapporto con il team si sta evolvendo positivamente: “Bono gli ha concesso più autonomia durante la gara, lasciandolo guidare senza troppe ingerenze da coach. Questo gli ha permesso di esprimersi al meglio”. Un aspetto fondamentale per un talento in rampa di lancio.

Superare grandi piloti e crescere nel team Mercedes

La prestazione di Antonelli si è tradotta anche in un risultato concreto, inclusivo del sorpasso mentale sul compagno Russell. Piria non ha dubbi: “Ha massacrato Russell, uno dei piloti più forti del paddock”. Questo risultato conferma la sterzata che la Mercedes sta dando puntando sui giovani di talento e plasmando un percorso su misura. Antonelli sembra ormai pronto a diventare una realtà definitiva della Formula 1, capace di reggere la pressione e di imporsi anche quando il gioco si fa duro.

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Sezione: News / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 20:15
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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